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Cronaca

Banda truffa banche con assegni rubati e finti timbri del Comune di Roma

Sono 14 le persone sottoposte a misure cautelari dai carabinieri. Tra di loro un dipendente Inail. Diverse le accuse a loro carico

Truffavano banche e riciclavano assegni rubati avvalendosi di un dipendente dell'Inail. Sono 14 le persone alle quali i carabinieri del Compagnia di Trastevere hanno notificato un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma. Gli arresti al termine di una articolata indagine convenzionalmente denominata “heads of wood”, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dottoressa Laura Condemi.

14 ARRESTI - I Militari dell'Arma, diretti dal capitano Raffaele Romano e dal Tenente Colonnello Alberto Maestri, hanno dato esecuzione, nella Provincia di Latina e Napoli, a un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 14 persone, 12 in carcere e 2 obblighi di firma, nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla falsità materiale commessa da Pubblico Ufficiale in atto pubblico, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa, ricettazione e riciclaggio.

LE ACCUSE - Le 14 persone sono indagate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla falsità materiale commessa da Pubblico Ufficiale in atto pubblico, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa, ricettazione e riciclaggio.

IL VIDEO DELLE PERQUISIZIONI

TRUFFE E RICICLAGGIO - La banda criminale individuata dai Carabinieri era specializzata nelle truffe agli istituti bancari e nel riciclaggio, delitti realizzati mediante l’apertura di conti correnti bancari utilizzando documenti di identità falsi, dove poi venivano versati assegni di provenienza illecita. Il denaro illecito veniva quindi trafugato mediante bonifici su carte prepagate.

Operazione 'Heads of Wood': banda di truffatori riciclava assegni rubati

DENUNCIA DI UN DIRETTORE DI BANCA - Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Roma Monteverde Nuovo sono iniziate nel gennaio 2013 a seguito di una denuncia presentata dal direttore di un istituto di credito e sono state sviluppate nel corso dei mesi attraverso attività dinamiche, accertamenti di polizia giudiziaria ed acquisizione di documentazione amministrativa; l’attività investigativa ha consentito di documentare la responsabilità della banda criminale in ordine all’apertura di oltre 20 c/c bancari, in tutta Italia e mediante l’utilizzo di documenti falsi, sui quali venivano versati assegni di provenienza illecita per un importo complessivo di 330mila euro.

DIPENDENTE INAIL - Al fine di riuscire a realizzare il disegno criminoso, i membri del sodalizio si sono avvalsi della complicità di un dipendente dell’Inail che forniva informazioni riservate, ma anche di documenti d’identità falsi utilizzati da alcuni componenti del gruppo criminale sia per ostacolare la loro corretta identificazione, sia per intestare schede telefoniche e stipulare falsi contratti di lavoro. 

FALSE INTESTAZIONI - In particolare, nel corso dei mesi, i militari sono riusciti ad acclarare che il sodalizio dopo essersi impossessato di assegni intestati a reali beneficiari, emessi dall’Inail o da compagnie di telefonia, falsificavano i documenti intestandoli agli stessi destinatari dei predetti cheque. Successivamente mentre alcuni soggetti dell’associazione, con i medesimi documenti non veritieri, aprivano conti correnti sui quali venivano versati i citati assegni, altri sodali trasferivano il danaro dai predetti conti a carte prepagate a loro intestate.

FALSI TIMBRI DEL COMUNE DI ROMA - Nel corso dell’attività i Carabinieri della Stazione di Roma Monteverde Nuovo hanno anche dimostrato come il gruppo criminale abbia utilizzato nella falsificazione delle carte d’identità e dei certificati di attribuzione del numero di codice fiscale, falsi sigilli riportanti l’impronta del Comune di Roma e dell’Agenzia delle Entrate di Roma.

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