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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Fiumicino / Via dell'Aeroporto di Fiumicino

Un telecomando per taroccare il tassametro: così i tassisti gonfiavano il costo delle corse

In manette 9 tassisti che ingannavo anche i colleghi. Su una delle autovetture controllate a Fiumicino è stato sequestrato un congegno elettronico che consentiva di alterare il costo delle corse

Mantenevano la priorità nelle chiamate e in più gonfiavano il costo delle corse con un telecomando. Nove tassisti, con uno stratagemma consolidato, truffavano così clienti e colleghi. A sgominare il meccanismo è stata la Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino.

LA DENUNCIA - L'indagine ha preso avvio dalla denuncia di una passeggera che si era vista minacciare e gettare i bagagli dal taxi, solo perché aveva preteso il rispetto delle regole comunali e quindi l'utilizzo del tassametro per il conteggio del costo della corsa, mentre il tassista voleva applicare il regime forfettario previsto in realtà solo per le corse in partenza da Fiumicino e con arrivo all'interno delle mure aureliane.

L'autista disonesto, dopo aver aggredito verbalmente la donna, la ha poi abbandonata con i suoi bagagli sulla Roma-Fiumicino constringendola a un pericoloso percorso a ritroso a piedi per prendere un altro taxi.

IL SISTEMA DEI TASSISTI - Dall'indagine è emerso che un gruppo di nove tassisti aveva escogitato un sistema grazie al quale riuscivano sempre a mantenere la priorità nelle chiamate rispetto agli altri tassisti.

Presso l'Aeroporto di Fiumicino è attivo un sistema che prevede che il tassista ottenga, al suo ingresso nell'area taxi, un numero progressivo con il quale verrà chiamato, secondo un ordine crescente. Tale procedura è gestita da un trasnsponder elettronico che deve essere posizionato, in modo inamovibile, sulle autovetture e che ne regola l'accesso nell'area interessata. Qualora la corsa sia di brevissima durata o questa venga per qualsiasi motivo annullata, i tassisti possono riaccedere alla cosidetta zona accosti, senza perdere la priorità acquisita, a condizione che il reingresso avvenga entro i 20 minuti successivi.

>>> IL VIDEO DELLA TRUFFA <<<

Tale opportunità, chiamata nel settore "intercampo", veniva sfruttatta dai disonesti operatori che, scambiandosi tra loro il transponder, erano in grado di effettuare anche 10 accessi consecutivi nei 20 minuti, ottenendo sempre cosi le corse a discapito dei loro colleghi onesti.

L'APPARECCHIO ELETTRONICO - In una delle autovetture controllate è stato sequestrato un congegno elettronico che consentiva di alterare il costo delle corse, interagendo con il tassametro, semplicemente premendo il tasto di un piccolo telecomando. Al termine delle indagini sono state elevati 114 verbali di accertamento di violazioni al codice della strada ed al codice della navigazione, per un totale di 195mila euro, con il sequestro di 14 transponder e di un'autovettura.

LE INDAGINI PROSEGUIRANNO - La vicenda è stata segnalata anche al Comune di Roma e all'Enac per gli eventuali rispettivi adempimenti di competenza, tra i quali la revoca delle licenze e l'interdizione ad operare nello scalo romano, nonché al gestore aeroportuale, società ADR Spa, che ha collaborato nell'attività. Le indagini proseguono al fine di verificare la presenza di altri soggetti coinvolti. 

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