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Cronaca Guidonia Montecelio

La truffa della ragazza madre sul web: arrestata banda di specialisti

Vittima una ragazza 22enne di Villanova di Guidonia. I truffatori aveva guadagnato oltre 25mila euro con lo stesso stratagemma

Un annuncio quasi di aiuto. Una Play Station messa in vendita da una ragazza madre con problemi economici. Una offerta che oltre a far leva sull'aspetto economico,toccava anche gli animi. A farne le spese una ragazza 22enne di Villanova di Guidonia, rimasta con un palmo di naso dopo aver risposto all'annucio di vendita trovato su internet. Da qui le indagini degli investigatori del Commissariato di Tivoli che hanno portato a smascherare una vera e propria banda specializzata in questo tipo di reato telematico.  

LA DENUNCIA - La vittima della truffa, ha riferito agli investigatori dell’Ufficio di Polizia di Guidonia, diretti dalla dottoressa Maria Chiaramonte, di aver risposto ad un annuncio apparso su un sito specializzato nelle compravendite online che proponeva in vendita una play station di ultima generazione ad un prezzo vantaggioso. Per rendere più credibile l’annuncio la venditrice, definitasi ragazza madre, affermava di essere in ristrettezze economiche tanto da dover vendere la  consolle dei figli.

SCAMBIO DI MAIL - Tra lei e la vittima è quindi intercorso uno scambio di  mail e di foto dell’oggetto da acquistare. Poi, al momento di concludere la vendita, l’inserzionista  ha chiesto che la somma le fosse accreditata su di una carta ricaricabile. Pertanto il pagamento è avvenuto tramite ricarica di 220 euro sulla carta da lei indicata. Dopo ciò la venditrice si è resa irreperibile togliendo l’annuncio sul sito.

DONNA PUGLIESE - Le immediate indagini eseguite dagli investigatori hanno  permesso di giungere all’identificazione della donna, una 41enne pugliese, che è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria. Le indagini, però, non si sono fermate.

BANDA SPECIALIZZATA - Dopo aver constatato che la 41enne era stata già recentemente denunciata per un episodio analogo, gli agenti hanno approfondito gli accertamenti sulla ricaricabile utilizzata, venendo a conoscenza che dalla data della sua attivazione, avvenuta nei primi giorni di maggio, erano  state effettuate sulla stessa numerose ricariche. Nel ricostruire la vicenda, è emersa l’esistenza di una vera e propria organizzazione formata dalla donna e da altre tre persone, due uomini ed una donna, tutti con  numerosi precedenti di Polizia.

LA TRUFFA DELLA RAGAZZA MADRE - L’inserzionista, una volta riuscita a farsi accreditare la somma richiesta, divideva l’importo con i tre complici, che sono risultati essere i veri organizzatori della truffa. Gli investigatori, in considerazione di quanto riscontrato, hanno richiesto ed ottenuto dal Tribunale di Taranto decreto di perquisizione per i componenti del gruppo, eseguito nei giorni scorsi con la collaborazione del personale della Questura di Taranto.

SEQUESTRO MATERIALE - Nel corso delle perquisizioni è stato rinvenuto e sequestrato numeroso materiale informatico utilizzato per realizzare le truffe on-line e le carte ricaricabili oggetto di indagine. I quattro, pertanto, sono stati denunciati in stato di libertà per associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di truffe on-line.

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