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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sfruttava denaro donato in beneficienza a un connazionale: arrestato

La vittima era stata aggredita nel 2009 e riceveva diversi fondi di aiuto. L'uomo gli aveva offerto ogni tipo di assistenza, aprendo a suo nome anche un conto corrente su cui far convergere tutti i soldi donati. Dopo poco però il benefattore si è rivelato uno sfruttatore

Sfruttava i fondi di beneficenza donati a un connazionale dopo un aggressione. L'uomo, 48 anni di origine indiana, è stato smascherato dalla Digos in seguito a indagini andate avanti oltre due anni.

Approfittando della condizione della vittima, nel tempo le ha sottratto tutto il denaro donatogli in beneficenza dopo una violenta aggressione subita tre anni fa nei pressi della stazione di Nettuno. A farne “le spese” è stato un cittadino indiano di 35 anni, che nel febbraio del 2009, mentre dormiva su una panchina, era stato aggredito con violenza da due uomini che, dopo averlo ripetutamente colpito, gli avevano poi dato fuoco, provocandogli ustioni gravi su tutto il corpo. Dopo l’episodio l’uomo era stato destinatario di numerose iniziative di solidarietà, che avevano coinvolto anche i più alti livelli istituzionali.

Ed è qui che entra in scena “il benefattore”. Il connazionale 48enne, infatti, gli aveva offerto ogni tipo di assistenza, aprendo a suo nome anche un conto corrente su cui far convergere tutti i fondi donati per far fronte alle spese mediche. Dopo poco però il benefattore si è rivelato uno sfruttatore. Approfittando della condizione dell’uomo, infatti, ha indotto l’indiano vittima dell’aggressione ad effettuare operazioni bancarie a suo favore, distraendo quindi i fondi dalle finalità per le quali erano stati donati.

Gli investigatori della Digos, attraverso una serie di complesse indagini, durate oltre due anni, sono riusciti a ripercorrere tutti i movimenti del denaro che l’uomo era riuscito a sottrarre alla sua vittima, tra cui due assegni che erano stati acquisiti dal truffatore all’insaputa del beneficiario.

All’esito del giudizio abbreviato, il 48enne è stato condannato a tre anni di reclusione e 2000 euro di multa, oltre ad un risarcimento provvisionale esecutivo di 12.000 euro e al pagamento delle spese processuali.

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