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Cronaca

La truffa della bolletta insoluta: "Lei è il signor..." basta la risposta e sono guai

Centinaia i casi anche nella Capitale. La trappola scatta in reazione ad una possibile bolletta insoluta. I consigli della polizia per non essere raggirati

"Buongiorno è la compagnia elettrica, ci risulta una sua bolletta insoluta, ma forse ha pagato e dobbiamo verificare". E lì scatta la trappola, ad fornire indicazione sul modo di evitare di essere raggirati dall'operatore di una fantomatica azienda fornitrice di servizi, la pagina Una vita da social, della Polizia di Stato. Sono centinaia i casi segnalati anche nella Capitale, anche perchè, come spiega la pagina social della polizia italiana "Chi non vorrebbe evitare di pagare una bolletta?" 

Una truffa ben collaudata, molto semplice, la voce vi chiede: “Lei è il sig. Tizio, residente in via eccetera e eccetera”. Ecco la registrazione è iniziata e voi sicuramente risponderete: “Si”. E con la vostra voce avete confermato i dati. Poi l’operatore vi chiede il Pod, che è una sorta di pin bancomat della bolletta (identifica il posto fisico dove avviene il prelievo dell’energia elettrica – insomma il vostro immobile – e non cambia anche se cambia l’intestatario del contratto). Se lo rivelate possono utilizzarlo. 

Quindi, se lo comunicate al telefono siete spacciati. Il vostro nuovo contratto è partito. E per recedere ci vorrà una raccomandata con ricevuta di ritorno, che potrete fare quando scoprirete di avere aderito ai servizi di un nuovo gestore. Insomma, il Pod custoditelo gelosamente come il pin del bancomat e, come mi ha raccomandato l’operatore, appena chiamano e vi chiedono il vostro nome, invece di rispondere “Si” domandate “chi parla?” così la registrazione salta. #Passaparola Leggi&Condividi sopratutto per gli Anziani e i piu deboli. 
 

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