Trentaquattromila euro per 32 assegni bancari. Questo il prezzo pattuito da una banda e dal suo acquirente per la compravendita. L'appuntamento per lo scambio nella zona di Capannelle. Ad intralciare l'attività illecita i carabinieri che hanno interrotto lo scambio denaro-soldi scoprendo la truffa nascosta dietro agli assegni contraffatti ed arrestando una banda di quattro persone.

RICICLACCIO E FALSITA' DI MATERIALE - La scoperta da parte dei militari della Stazione Roma Appia che hanno poi arrestato i quattro, un uomo romano e due uomini e una donna della provincia di Napoli, di età compresa tra i 30 e i 47 anni, con l’accusa di riciclaggio e falsità materiale. In particolare in cambio di denaro, i tre cittadini campani avevano appena consegnato all’uomo romano 32 assegni bancari relativi a rimborsi da parte di una società erogatrice di servizi pubblici, a favore di ignari utenti e sui quali erano stati inseriti i nominativi di altre persone. 

APPUNTAMENTO A CAPANNELLE - I quattro si erano dati appuntamento in via Casale Ferranti dove, i Carabinieri in transito, notata la presenza di un uomo a bordo di un’autovettura ferma ai margini della carreggiata, si sono appostati per verificare il motivo della sosta sospetta. Poco dopo, l’auto è stata affiancata da un altro veicolo dal quale è sceso un uomo che è salito sulla prima vettura.

SOLDI E ASSEGNI - A questo punto, tra i due c’è stato uno scambio e i militari sono intervenuti, rinvenendo 32 assegni bancari del valore complessivo di 33.450 euro e 785 euro in contanti che l’uomo, un 47enne romano aveva appena consegnato al 37enne di Napoli in cambio degli assegni.

ASSEGNI CONTRAFFATTI - Immediati accertamenti investigativi, eseguiti dai Carabinieri, in collaborazione con l’Ufficio Accertamenti Bancari dell’istituto bancario che risultava sugli assegni, hanno consentito di chiarire che i titoli bancari rinvenuti erano stati contraffatti. Dai numeri di serie si è appurato che erano stati emessi dalla banca in favore di ignari beneficiari che non li hanno mai ricevuti.

ARRESTATI - I tre uomini e la donna sono stati arrestati e tradotti, rispettivamente presso il carcere di Regina Coeli e Rebibbia.