"Ci dia 2000 euro e li devolveremo in beneficenza": truffata anziana
La coppia di truffatori abbindolava le signore anziane utilizzando sempre lo stesso schema criminale. I due sono stati arrestati e la loro auto è stata sequestrata
Si fingevano di una fantomatica organizzazione benefica per farsi donare, così, soldi da anziani che rimanevano truffati.
I due, siciliani di 42 e 44 anni, sono stati arrestati ieri dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Tuscolano. La coppia, ignara di essere stata individuata e seguita dai poliziotti, stava proseguendo con i raggiri.
LA TRUFFA - La schema era sempre lo stesso. La donna, a bordo di un'auto, avvicinava la vittima prescelta in strada, e con la scusa di non conoscere la città, chiedeva dove si trovasse un fantomatico magazzino farmaceutico in quanto doveva trovare un medico per donargli una somma di denaro. Si avvicinava poi il complice fingendo di parlare al telefono e di aver appena appreso che il medico in questione era deceduto. La vittima ormai coinvolta nella faccenda si faceva convincere a donare lei stessa del denaro. Così andava presso uno sportello bancomat per prelevare.
2000 EURO - Proprio ieri l'ultimo episodio. Gli agenti sono subito intervenuti, recuperando l'intera somma di 2000 euro e osto sotto sequestro l’autovettura utilizzata per commettere il reato e arrestato i due truffatori. Nella stessa mattinata i due truffatori, avevano già avvicinato un’altra signora anziana la quale, come riferirà poi agli agenti, non era caduta nel tranello.
ATTENZIONE - Già da tempo vengono realizzati, anche con la collaborazione dell'attore Lino Banfi nella sua veste di nonno Libero, alcuni spot che simulano possibili truffe, al fine di mettere in guardia gli anziani sui malfattori.
Inoltre, dal dicembre 2014, è partita una fattiva collaborazione con le ACLI e la FAP della Capitale, indirizzata alla promozione di corsi anti-truffa, con una serie di incontri, che si svolgono presso le sedi individuate dalle associazioni che collaborano al progetto e che vedono la partecipazione di personale della Polizia di Stato, psicologi ed esperti di difesa personale. Parallelamente, tutti i Commissariati della capitale hanno intensificato, con ottimi risultati, i servizi volti al contrasto di questo fenomeno.
