Vigili pestati a Tor Bella Monaca: fermati due fratelli e la madre
Per loro processo per direttissima domani. Si cercano anche altre persone coinvolte. Intanto uno dei vigili aggrediti è ancora in ospedale e rischia danni permanenti per le percosse subite
Redazione
17 aprile 2009 10:20
E'stato convalidato l'arresto delle tre persone fermate per l'aggressione agli agenti della polizia municipale dell'VIII Gruppo. Si tratta della madre del minorenne controllato perchè a bordo del motorino senza targa e di due fratelli, intervenuti in difesa del ragazzo
L'agente ferito più gravemente, un 57enne, sposato con due figli, è ancora ricoverato all'ospedale San Giovanni per le lesioni subite. Secondo l'Ospol (organizzazione sindacale delle polizie locali) l'uomo rischia danni permanenti anche al volto per le feroci percosse.
Altri tre agenti aggrediti ne avranno per 5 giorni ciascuno. In carcere è rimasto il più grande dei fratelli mentre il secondo e la madre hanno l'obbligo di firma. Il pm Pietro D'Ovidio aveva chiesto il carcere per tutti e tre.
Il processo per i tre è fissato per domani. Per quanto riguarda il fratello minorenne che ha scatenato la reazione violenta dei familiari e degli abitanti del quartiere che si sono scagliati contro gli agenti di polizia municipale, la Procura dei Minori sta valutando quali provvedimenti adottare. Nell'aggressione sarebbero coinvolte anche altre persone e i vigili dell'VIII gruppo stanno lavorando per trovarle.
Intanto il segretario del sindacato Sulpm, Alessandro Marchetti, ha chiesto aiuto alla magistratura contro le violenze: “Contro le nuove bande di periferia ci aiuti la magistratura non delegittimando le divise quando vengono aggredite”. Secondo Marchetti "nei quartieri di periferia della Capitale stanno nascendo bande di violenti che si stanno sostituendo allo Stato creando così una specie di piccole camorre di quartiere”.
“Ogni volta che tentiamo di sgomberare un casa popolare occupata”, spiega Marchetti, “ci ritroviamo contro tutto il caseggiato, ci è già successo al Tiburtino e a Primavalle, sono volati anche gli schiaffi e gli insulti, alla fine siamo riusciti a concludere gli interventi, ma è sempre più dura. Picchiare una “Guardia”, che sia poliziotto, carabiniere o agente di polizia municipale, è diventato un vanto e si scoraggiano cosi gli onesti ad affidarsi alle forze dell'ordine per contrastare queste bande”.
L'agente ferito più gravemente, un 57enne, sposato con due figli, è ancora ricoverato all'ospedale San Giovanni per le lesioni subite. Secondo l'Ospol (organizzazione sindacale delle polizie locali) l'uomo rischia danni permanenti anche al volto per le feroci percosse.
Altri tre agenti aggrediti ne avranno per 5 giorni ciascuno. In carcere è rimasto il più grande dei fratelli mentre il secondo e la madre hanno l'obbligo di firma. Il pm Pietro D'Ovidio aveva chiesto il carcere per tutti e tre.
Il processo per i tre è fissato per domani. Per quanto riguarda il fratello minorenne che ha scatenato la reazione violenta dei familiari e degli abitanti del quartiere che si sono scagliati contro gli agenti di polizia municipale, la Procura dei Minori sta valutando quali provvedimenti adottare. Nell'aggressione sarebbero coinvolte anche altre persone e i vigili dell'VIII gruppo stanno lavorando per trovarle.
Intanto il segretario del sindacato Sulpm, Alessandro Marchetti, ha chiesto aiuto alla magistratura contro le violenze: “Contro le nuove bande di periferia ci aiuti la magistratura non delegittimando le divise quando vengono aggredite”. Secondo Marchetti "nei quartieri di periferia della Capitale stanno nascendo bande di violenti che si stanno sostituendo allo Stato creando così una specie di piccole camorre di quartiere”.
“Ogni volta che tentiamo di sgomberare un casa popolare occupata”, spiega Marchetti, “ci ritroviamo contro tutto il caseggiato, ci è già successo al Tiburtino e a Primavalle, sono volati anche gli schiaffi e gli insulti, alla fine siamo riusciti a concludere gli interventi, ma è sempre più dura. Picchiare una “Guardia”, che sia poliziotto, carabiniere o agente di polizia municipale, è diventato un vanto e si scoraggiano cosi gli onesti ad affidarsi alle forze dell'ordine per contrastare queste bande”.
Redazione
17 aprile 2009 10:20
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