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Cronaca

A Roma con il sogno di un lavoro: "Liberata trans vittima del racket della prostituzione"

La storia a lieto fine resa nota dal Gay Help Line: "Durante questo periodo la 21enne è stata ripetutamente aggredita, riportando tagli contusioni e bruciature"

A Roma con il sogno di un lavoro per sfuggire dal suo Paese dove le transessuali rischiano la vita. All'arrivo nella Capitale l'incubo, con la 21enne, una transessuale, vittima del racket della prosituzione. A "liberarla" la Gay Help Line. E' proprio il Gay Center romano a raccontare la vicenda di Paola, nome di fantasia, che alcune settimane ha richiesto supporto al numero verde 800713713.

In Italia con il sogno di un lavoro

Come spiegano ancora dal Gay Center,  "la ragazza nel suo paese di origine chiese aiuto ad un’altra transessuale, la quale le promise un lavoro stabile in Italia preoccupandosi in prima persona delle spese del viaggio in Italia. La ragazza, una volta arrivata in Italia, a Roma, è incappata in una rete criminale collaudata che l´ha costretta a restituire il denaro, poche centinaia di euro per un biglietto di sola andata, che ad un forte tasso di interesse sono diventate in poco tempo decine di migliaia di euro, da ripagare con attività di prostituzione".

Vittima del racket della prostituzione  

Per un anno la ragazza è costretta a prostituirsi sotto la minaccia di violenze fisiche, arrivando a pagare oltre 14.000 euro ai propri aguzzini, e con una richiesta costante di avere sempre più soldi. "Durante questo periodo la ragazza è stata ripetutamente aggredita, riportando tagli contusioni e bruciature, ogni volta che non veniva rispettata la scadenza di pagamento, finché la stessa ragazza non ha trovato la forza di chiedere aiuto,  contattando, tramite un amico, il nostro numero verde Gay Help Line 800713713".

Liberata dalla schiavitù 

"La ragazza - spiegano ancora dal Gay Center - è stata accolta dalla nostra associazione, dove ha trovato il coraggio di denunciare l’esistenza di una rete criminale. Abbiamo offerto alla ragazza assistenza psicologica e supporto legale, in quanto vittima di tratta, segnalando anche il caso all’OSCAD. In questi giorni finalmente Paola è entrata a far parte dei programmi di protezione per le vittime di tratta".

Il ruolo dell'Oscad 

"La storia di Paola, ha avuto un esito positivo, per il quale ringrazio l´OSCAD (Osservatorio di Polizia e Carabinieri contro le Discriminazioni) per il rapido sostegno- dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce Gay Center e Responsabile Gay Help Line 800713713 - anche se nessuno le potrà mai cancellare i segni nella mente e sul corpo per le aggressioni ed abusi ricevuti. Purtroppo per le persone trans in Italia non ci sono  percorsi di sostegno ed abbattimento dei pregiudizi, quindi c´è il rischio che finito il programma di protezione, che dura alcuni mesi, la ragazza si troverà senza lavoro e nuovamente in pericolo".

Legge contro  l'omotransfobia

"Pertanto - conclude Marrazzo - richiediamo al prossimo Governo di mettere tra le prime azioni l´approvazione di una legge contro l´omotransfobia, che attui percorsi di sostegno per le vittime e azioni di prevenzione, considerando anche le continue aggressioni come quella di Milano di oggi contro un ragazzo di 18 anni, quelle di Roma dei giorni scorsi, e le oltre 20.000 richieste di aiuto che riceviamo ogni anno al nostro numero verde Gay Help Line 800713713". 
 

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