Torre Spaccata, nessuno ha le chiavi e l'Inail non apre: tensione tra utenti e personale
Sul posto sono intervenute anche due volanti della Polizia di Stato. Situazione riportata alla calma. Solo dopo le 9.20 gli uffici hanno aperto
Uffici chiusi, fila all'ingresso, dipendenti spiazzati, utenti imbufaliti e qualche momeno di tensione. Mattinata surreale all'Inail "Roma Tuscolano" in zona Torre Spaccata. Siamo in via Michele De Marco. Qui, come tutte le mattine, decine e decine di utenti si sono presentati all'Inail. Tra loro anche molti infortunati o ammalati, giunti a Torre Spaccata per sbrigare le loro pratiche. La sorpresa sono stati gli uffici chiusi.
Prima dell'utenza a restare a bocca aperta i dipendenti rimasti fuori. Cosa è successo? "Ci hanno detto che chi aveva le chiavi è andato in ferie", racconta un utente della struttura a RomaToday. "Ci stanno facendo perdere la mattinata, è una situazione assurda". A confermare la versione a RomaToday anche Inail Tuscolano: "C'è stato un problema di comunicazione all'interno della ditta di vigilanza che gestisce l'apertura della struttura. Le chiavi sono rimaste ad un dipendente andato in ferie e non c'è stata la giusta comunicazione".
Con il passare dei minuti infatti sono iniziate a volare parole grosse e gli animi si sono surriscaldati, fino a quando non è stato richiesto l'intervento della polizia. Due volanti del Commissariato Prenestino, come confermato da San Vitale, sono intervenute sul posto ufficialmente per "lite tra dipendenti e utenti". L'intervento dei poliziotti ha riportato la situazione alla calma. "In realtà", spiegano ancora dall'Inail, "non si è trattato di una vera e propria lite, ma di un utente che, esasperato, ha chiamato le forze dell'ordine".
Alle 9.20 sono finalmente spuntate le chiavi e gli uffici hanno potuto aprire.
Per oltre un'ora i dipendenti hanno cercato di gestire l'utenza anche fuori dalla struttura. "Siamo al lavoro per smaltire le lunghe code creatasi", spiegano ancora da Inail Tuscolano. "Abbiamo cercato di limitare i disagi, improvvisando anche sportelli all'aperto per chi era venuto solo per un certificato". Un fatto questo confermato anche da altri utenti. "La responsabilità", spiegano da via De Marco, "non è stata nostra. Abbiamo relazionato la direzione regionale dell'accaduto".
