Tor Bella Monaca, topi ed escrementi a scuola: mamme in rivolta in via Panzera
Trappole per bloccare i ratti, pattumiere colme di escrementi, maestre impegnate a ripulire. E intanto per i bambini, dai 0 ai 6 anni, la scuola resta chiusa. Per Comune e municipio è però agibile
Mamme in rivolta in via Panzera, a Tor Bella Monaca. Qui, al civico 3, la struttura che ospita un nido e una scuola per l'infanzia, è di fatto inagibile per la presenza di topi e dei loro escrementi. "La scuola", racconta una mamma a RomaToday, "avrebbe dovuto riaprire ieri. Siamo arrivati con i nostri figli e le maestre ci hanno fermato, dicendo che era impossibile riaprire la struttura per la presenza di escrementi di topo ovunque". Il caso è finito presso la locale caserma, dove un gruppo di genitori ha presentato un esposto in cui si denuncia l'incredibile situazione.
Oltre 200 bambini, dai 0 ai 6 anni, sono rimasti fuori con le loro mamme. La scuola ospita un nido e una materna ed avrebbe dovuto riaprire proprio ieri. Dalle informazioni raccolte mercoledì 10 settembre è stata effettuata come da prassi la derattizzazione. Nonostante il protocollo preveda 8 giorni prima di poter riaprire la scuola, ieri, cinque giorni dopo, la struttura è stata dichiarata agibile.
"Fra l'altro", continuano le mamme riunite davanti al plesso scolastico, "i risultati non sono neanche quelli sperati, visto che i topi ci sono ancora all'interno della scuola". Ieri infatti gli stessi genitori hanno rincorso e ucciso un ratto nella scuola, portandolo via con il secchio.
Al momento la situazione appare senza via d'uscita. Per il Comune infatti la scuola è agibile, così come per il municipio. La preside stessa, stando al racconto delle madri, si è vista ribadire l'agibilità dal Comune.
Di fatto però la scuola è chiusa. Sono le maestre a provare a ripulire la scuola, eliminando gli escrementi. All'interno sono state inserite delle trappole, nonostante con la presenza dei bambini sia una cosa vietata perché pericolosa. I genitori intanto perdono ore di lavoro. "Alcuni di noi rischiano il posto di lavoro", racconta una signora. "Oggi ho dovuto chiedere un secondo giorno di permesso. Si immagini lei i disagi. Il vero problema è però quello della salute. Mio figlio con questa situazione rischia di ammalarsi. Si tratta di bambini piccoli che toccano ovunque e poi si infilano le mani in bocca. Qui deve intervenire il Comune e fare qualcosa".
Il caso intanto è finito sul tavolo dei Carabinieri. Un gruppo di mamme ha infatti presentato una denuncia, allegando un dossier fotografico in cui viene tutto documentato nel dettaglio.