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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Roma invasa dai topi: "400mila euro ai municipi, ma gli interventi sono troppo lenti"

Attratti dai cassonetti troppo spesso stracolmi, dai locali dove il cibo rimane immagazzinato, e dalle acque del Tevere, i roditori si aggirano un pò ovunque. Da settembre fondi extra ai municipi per la derattizzazione

Sorci enormi che banchettano per strada. O topolini, più o meno grandi, che scorrazzano nelle mense degli asili, sguazzano nelle fontane, rovistano tra i cassonetti in cerca di cibarie, carta e plastica per i loro nidi. Dall'inizio dell'anno scolastico, in poco più di un mese, abbiamo dato notizia di una decina di scuole invase dai topi e chiuse per operazioni di derattizzazione. Da Talenti, a Portuense, dal Pigneto al centro storico. Nessun quartiere è escluso. 

E poi ci sono i mercati rionali, le discariche a cielo aperto, i seminterrati e le case ai piani bassi a pochi metri dagli argini del Tevere. I topi sono a Roma come sono dappertutto, e come ci sono sempre stati. Certo la Capitale vanta un bel numero di attrazioni per i roditori: cassonetti stracolmi di 'monnezza', aree assediate da sporcizia perenne, quartieri costruiti sotto il livello del fiume. Tutte le tipologie di roditori vengono soddisfatte.

Ce ne illustra le caratteristiche lo zoologo Giuseppe Carpaneto, dell'Università RomaTre. "Ci sono i più semplici topi, piccoli e con orecchie grandi che vivono in cantine, appartamenti, soffitte, in qualsiasi locale ci siano sostanze commestibili, compresi i cartoni e la carta. Ben diversi sono i ratti, di taglia più grande e con orecchie più piccole, potenziali portatori di malattie per l’uomo. Popolano le soffitte, le intercapedini e i tetti, ma spesso nidificano anche sugli alberi". Che a Roma certo non mancano. 

Poi abbiamo "i ratti delle chiaviche, quelli che vivono lungo i fiumi e per estensione nelle fogne, da dove fuoriescono di notte per le strade in cerca di cibo". E qui l'immondizia fa da calamita più di altro."La presenza di rifiuti nelle strade (soprattutto alimentari e materiale cartaceo, che costituiscono una forte attrazione per loro) favorisce la diffusione, l’abbondanza e l’attività di questi animali nei centri abitati. Più rifiuti ci sono e meglio è". 

Come interviene il Comune? Le operazioni di derattizzazione sono a carico dell'Ama. Cittadini, enti, scuole, segnalano la necessità di interventi al Municipio, che invia il modulo di richiesta ad Ama Soluzioni Integrate. I fondi, extrabilancio in danno all'Ama (presi dalle sanzioni a carico dell'azienda) arrivano solitamente dal Dipartimento Ambiente che li distruibisce tra i 15 parlamentini. Le casse completamente al verde la scorsa estate sono state rimpolpate i primi di settembre: 415 mila euro (10 mila in più per i municipi accorpati), da utilizzare entro il 31 dicembre 2014. Quanto costa un singolo intervento? La fascia è ampia, si va da 350 a 2500 euro. 

I soldi ci sono insomma, ma spesso i tempi di intervento sono lenti. "Di una segnalazione del 27 settembre siamo ancora in attesa del preventivo - ci spiega Anna Vincenzoni, assessore a mobilità, traffico e rifiuti del I Municipio - sono passati venti giorni e se anche arrivasse adesso nessuno opererebbe prima di altri dieci".

Ovviamente scuole e centri anziani sono classificati come luoghi sensibili e quindi prioritari. Ma piazze e strade spesso i topi se li tengono. Un triste esempio è piazza Manfredo Fanti, all'Esquilino, oggetto di segnalazioni dei residenti per incuria e degrado, dove ratti di ogni dimensione popolano i cassonetti e i rifiuti accumulati sui marciapiedi. 

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