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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Abbonamenti agevolati Atac: addio alla tessera mensile, è polemica

Le card scontate saranno solo annuali. Niente più tessera mensile da 18 euro e introduzione degli scaglioni Isee: dal 25 maggio per pensionati, studenti e famiglie una stangata mascherata da agevolazione

Una stangata mascherata da agevolazione. Potrebbe essere riassunto così quello che accadrà dal prossimo 25 maggio agli abbonamenti agevolati di Atac. E' la stessa azienda a darne comunicazione tramite una lettera inviata agli anziani, alle famiglie e ai ragazzi maggiorenni che usufruivano delle card agevolate e che vorranno continuare a farlo. Le novità sono però scritte in una delibera comunale, la numero 53 del 29 febbraio 2012. Le tessere dell'autobus per i giovani con tariffe agevolate saranno solo annuali e sarà inoltre previsto l'obbligo dell'indicatore Isee per ottenere gli sconti. Se l'Isee sarà superiore ai 20 mila euro nessuna agevolazione.

LE FASCE - La tariffa annuale agevolata varierà in funzione del livello Isee. Tre le fascie. La prima: fino a 10 mila euro. In questo caso l'abbonamento annuale costa 130 euro. Con un Isee da 10 mila a 15 mila euro, se ne pagano 140. Da 15 mila a 20 mila si spendono 150 euro.

NIENTE PIU' TESSERA DA 18 EURO - A far discutere è soprattutto la scomparsa della tessera da 18 euro. Prendiamo il caso di un ragazzo che per andare a scuola o all'università utilizzava tale tessera. Conteggiando dieci mesi di scuola, si arriva a 180 euro. Anche cadendo quindi nella fascia Isee peggiore, il risparmio è di 30 euro, guadagnando però due mesi di bus e metro gratis. Il problema però si avrà a fine maggio quando  le famiglie e gli studenti universitari si troveranno a dover sborsare tutti insieme 150 euro, cifra che per famiglie non ricche ha un peso enorme. Chi ha 2 o anche tre figli si ritroverà a maggio a dover sborsare anche 450 euro per gli abbonamenti Atac. L'alternativa? Il biglietto che da giugno costerà 1,50 oppure l'abbonamento classico che passerà da 30 a 35 euro. Sempre sulla base dei 10 mesi quindi, si spenderebbero 350 euro, contro i 180 di prima.

FAMIGLIE NUMEROSE - Il problema sarà soprattutto per le famiglie numerose. Non a caso Maria Beatrice Ilardo della Associazione famiglie numerose (da tre figli in su) a Il Tempo ha dichiarato: "Con questo sistema le aziende rientrano subito degli stipendi facendo pagare questi abbonamenti". La Ilardo di figli ne ha sette e spiega: "I nostri figli non viaggiano ancora perché abbiamo le scuole vicino a casa, anche le superiori - premette -. Ma come associazione parlo a nome delle famiglie che dal 25 maggio avranno questo problema. Alla faccia del quoziente famiglia!".

INVALIDI E PENSIONATI - Meno grave, sembrerebbe, la situazione di pensionati e invalidi. L'assessore Aurigemma ha infatti ieri annunciato che "l'Amministrazione di Roma Capitale e Atac sono riuscite a confermare le agevolazioni tariffarie nei confronti delle categorie disagiate nonostante gli ingenti tagli, operati a livello nazionale, nei confronti del trasporto pubblico locale. Uno sforzo che conferma la profonda sensibilità dell'Amministrazione e dell'azienda nei confronti delle fasce più deboli della cittadinanza".

Aumenti biglietti e abbonamenti dei trasporti del Lazio



lettera-atac-2"Le nuove regole - aggiunge - così come già accaduto per la 'Card Over 65', prevedono che le agevolazioni siano legate al parametro del reddito Isee, che non dovrà superare i 20mila euro. Ciò garantisce, nella massima trasparenza, che a usufruirne siano le persone che ne hanno davvero bisogno. Tali parametri scatteranno dal 25 maggio per quanto riguarda invalidi civili, di servizio e del lavoro e pensionati sociali: tutti loro, presentando dall'11 al 22 maggio ai municipi la documentazione che attesta il possesso dei requisiti, potranno acquistare gli abbonamenti annuali da un minimo di 20 a un massimo di 50 euro".

INTERROGAZIONE - Il consigliere del PD Masini ha annunciato la presentazione di un'interrogazione urgente. "Presenterò immediatamente in Aula un ordine del giorno per bloccare la scellerata decisione di cancellare l'abbonamento mensile Atac per studenti e over 65. Imporre insieme agli aumenti anche l'obbligo di abbonamento annuale per le fasce più deboli è una decisione iniqua e ingiusta. Ci risiamo, non è possibile che a pagare i danni della cricca Alemanno debbano essere ancora una volta i cittadini più deboli e le famiglie".

"E' sotto gli occhi di tutti l'allegra gestione che Alemanno e i suoi amici hanno fatto in Atac e così, come ormai in tanti altri settori, per tappare i buchi si mettono le mani in tasca ai romani, soprattutto ai più disagiati. Così - continua l'esponente democratico - nonostante la scuola duri solo nove mesi, le famiglie già in difficoltà saranno costrette inspiegabilmente a pagare tre mesi in più. E agli anziani, già in grave difficoltà per la crisi, si impongono costi ed esborsi esorbitanti". "Un'altra bella mazzata piazzata sul collo dei romani solo per rimpinguare le casse Atac disastrate dall'incompetenza e dalla Parentopoli targata Alemanno - conclude Masini -, almeno non siano così ipocriti da parlare ancora di politiche per le famiglie…".

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