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Cronaca Centro Storico / Via del Tritone

Paura Isis, l'Europa si blinda: massima allerta per l'arrivo a Roma dei Capi di Stato

La Capitale si prepara a celebrare il prossimo 25 marzo il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma. Il Centro diviso in zona verde e zona blu. Massima attenzione anche per le manifestazioni previste nella stessa giornata

Una paura che serpeggia da quando l'allarme terrorismo ha attaccato direttamente le capitali europee. Tra gli obiettivi sensibli anche Roma, culla del cristianesimo, con la Città Eterna che il prossimo 25 marzo si appresta a ricevere decine di capi di Stato per celebrare il sessantesimo anniversario della firma dei trattati di Roma con gli occhi dell'Europa tutti puntati sull'Italia. Gli ingredienti per tenere alta la guardia ci sono tutti. Sarà una Roma sorvegliata speciale quella che accoglierà Merkel, Hollande, May, Rajoy e molti altri capi di Stato. 

ATTACO AD ORLY - A ridestare preoccupazione nell'opinione pubblica europea l'ultimo attentato terroristico sventato all'aeroporto parigino di Orly, dove un uomo è stato ucciso dalla polizia francese dopo che aveva provato a impadronirsi della pistola di un agente. Ad immolarsi per la causa terroristica un cittadino francese,  Ziyed Ben Belgacem, già condannato per reati comuni e noto alla polizia e ai servizi di intelligence transalpini. Il tutto a poche settimane dalle celebrazioni dei trattati di Roma. 

INCONTRO IN VIMINALE - Proprio venerdì mattina c'è stato un incontro in Viminale tra il ministro dell'Interno Marco Minniti e il commissario alla Sicurezza dell'Unione europea Julian King"Aumentare la sicurezza nel territorio europeo è l'obiettivo comune, rendere operative quanto prima attraverso la cooperazione le misure legislative è la via". 

OBIETTIVI SENSIBILI - L'incontro del 17 marzo arriva un giorno dopo un altro tavolo per la sicurezza, proprio per fare il punto in vista delle cerimonie per la celebrazione del 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma. La linea è quella di una "vigilanza più alta su tutti gli obiettivi sensibili e personale delle Forze di polizia nelle aree interessate"

MASSIMA SICUREZZA - L'incontro del 16 marzo ha visto la presenza del ministro dell'Interno Marco Minniti, del capo di gabinetto Mario Morcone, il prefetto di Roma Paola Basilone, i vertici nazionali delle Forze di polizia e dei Servizi di intelligence. L'intensificazione dei controlli è stata decisa dopo un'analisi approfondita della situazione sicurezza nel Paese. Fondamentale, ha sottolineato il ministro, il massimo coordinamento tra le forze impegnate nella prevenzione, per garantire massima efficacia e flessibilità alle misure disposte per garantire la sicurezza, anche in considerazione delle tante personalità in arrivo a Roma per le celebrazioni.

TRATTATI E CORTEI - L'Urbe dunque al centro dell'attenzione, non solo a livello europeo ma anche a livello nazionale. Oltre al fitto programma del vertice, sono infatti previste una serie di manifestazioni, tutte nella giornata del 25 marzo. Il calendario delle proteste è stato in linea di massima definito "grazie - spiega la Questura - ad una complessa attività di interlocuzione e mediazione con i promotori, tuttora in atto in una prospettiva di collaborazione, che proseguirà fino al termine".

ZONA BLU E ZONA VERDE - Manifestazioni che la Questura di Roma ha studiato nei dettagli, stabilendo delle misure di sicurezza dopo aver incontrato i promotori delle manifestazioni. Non ci sarà una zona rossa, bensì due zone off limits, una blu ed una verde, che segneranno la divisione tra le manifestazioni ufficiali e quelle di protesta.  

LA ZONA VERDE - Definite i dettagli relativi alle zone di sicurezza alla base delle misure previste per il vertice del 25 marzo. La “zona Verde”, via 4 novembre, largo Magnanapoli, via Nazionale, costeggia piazza delle Repubblica e ridiscende fino a via del Corso lungo tutta via del Tritone. L’area, operativa dalle ore 7 del 24 marzo, non sarà interessata da interdizione al traffico veicolare, ma in ciascuno dei 18 varchi di accesso è previsto un presidio di polizia con funzioni di controllo ed identificazione di personaggi di interesse. Nessuna manifestazione è consentita nell’area verde.

LA ZONA BLU - La “zona Blu”, una sorta di “eurozone” in omaggio ai colori della bandiera europea, include tutta piazza Venezia, Piazza dell’Ara Coeli, Piazza San Marco, via Petroselli fino a via delle Tre Pile  e si chiude attraverso i Fori Imperiali e piazza Madonna di Loreto. Quest’area, sarà presidiata sin dalle prime ore del 24 marzo, mentre, dalle ore 24 dello stesso giorno scatteranno le chiusure al traffico veicolare e pedonale per le bonifiche che avverranno nella notte che precede il vertice. La zona blu è servita da 21 varchi di accesso.

PRIORITA' DEI DIVIETI - Nell’ambito della collaborazione, istaurata con i promotori delle manifestazioni previste per il 25 marzo, il Questore Guido Marino, nel rispetto delle normative di settore, ha stabilito la priorità dei divieti che le forze dell’ordine dovranno far rispettare in piazza. I partecipanti dovranno lasciare, prima delle manifestazioni, caschi e copricapi che potrebbero essere utilizzati per il travisamento; sarà vietato l’utilizzo di vestiario idoneo al travisamento o utile ad impedire l’identificazione; non sarà consentito, per l’incolumità delle persone, l’utilizzo di petardi o altro materiale esplodente;  gli zaini e le borse saranno tutti controllati dagli agenti di polizia, anche in una logica di antiterrorismo;  ogni oggetto atto ad offendere sarà sequestrato dalle forze dell’ordine.
 
POSSIBLI INCIDENTI - I divieti saranno fatti rispettare, fin dall’ingresso nella città di Roma, già nei giorni precedenti il vertice e, nel corso dei controlli, saranno attentamente valutate le posizioni dei singoli per verificare la sussistenza di eventuali presupposti di pericolosità ai fini dell’applicazione del foglio di via obbligatorio. Sono in atto sopralluoghi per strutturare un sistema che consenta l’acquisizione, anche prima o durante le manifestazione, di immagini utili alle investigazioni in caso di incidenti. Il tutto garantendo la massima sicurezza sul fronte, ben più temuto, dell'allerta terrorismo. 

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