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Cronaca

Maggio 2011, un terremoto a Roma? La psicosi invade facebook

Si rincorrono sul noto social network messaggi sulla previsione di un terremoto a Roma. Nascono nuovi gruppi si grida allarme e si addita la bufala. Sarcasmo o no la piscosi già c'è

La città eterna forse non sarà più tale, o meglio, potrebbe rimanerlo solo nella leggenda come Atlantide, Eldorado o più verosimilmente come la Messina rasa al suolo del 1908, L'Aquila tristemente recente o San Francisco devastata dalla faglia di Sant'Andrea del 1989.

Questo il triste futuro di Roma, almeno secondo le previsioni del sismologo Raffaele Bendandi, morto nel 1979, che ha previsto la distruzione della capitale per mano di un devastante terremoto che avverrà a maggio del 2011. Il terremoto, al momento, c'è solo nella rete dove migliaia di utenti condividono contenuti, postano commenti su blog, incollano link e ovviamente creano gruppi su Facebook, che ha ormai soppiantato le vecchie chiacchiere da bar.
Sarà forse l'eco delle tragiche immagini che giungono dal Giappone o il ricordo fin troppo vivo dei terremoti nostrani, ma sul web quasi non si parla d'altro, basta navigare un po' nei social network per conoscere le reazioni contrastanti alla previsione: con una mano si digita bufala, mentre con l'altra si fanno gesti scaramantici. Così si combatte il timore di un futuro che si scontra con profezie da fine del mondo, chiamando in causa popoli scomparsi, leggende fuoriuscite dal cassetto e rivivendo quel brivido da Apocalisse che neanche l'avvento del 2000 con il suo “Millennium Bug” è riuscito a saziare.

Diverse reazioni dunque, come quella del gruppo su Facebook “11 maggio 2011 pic-nic anti terremoto a Roma” che invita tutti a partecipare a un'allegra grigliata in barba alla distruzione di massa e che a chiare lettere decanta: “Questo gruppo, fino a prova contraria, ritiene che la notizia del terremoto a Roma sia assolutamente infondata.” Più di 600 iscritti al gruppo postano commenti, condividono dichiarazioni di sismologi che smentiscono la previsione, scambiano opinioni e, visto che non si sa mai, preferiscono organizzare il pic nic lontano dagli alberi.

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Meno giocoso e ben più allarmista il gruppo “Terremoto 11 Maggio 2011 a Roma (cosa succede al nostro pianeta?? )” che già nel nome denota preoccupazioni per la condizione globale della Terra e che, di certo, non organizzerà feste e incontri per la data fatidica. Qui, le catastrofi future non danno scampo e, oltre a Roma, pare che ben poco si salverà, almeno secondo la descrizione del gruppo che riportiamo: “Si dice che l'11 maggio 2011 ci sarà un grave terremoto a Roma, ma si dice anche che nel 2012 ci saranno terremoti a macchia di leopardo 2013 fine della razza umana 2014 un probabile asteroide” ma lo asteroide, forse, neanche faremo in tempo a vederlo. Anche in questo caso, tanti iscritti, altrettanti i commenti e frastagliate le reazioni. Informazione dal basso, articoli condivisi, il nome di Bendandi che ritorna più volte e diversi richiami all'attualità del Giappone.

Si torna a parlarne con un po' più di sorriso aprendo la pagina del gruppo “Antisfiga contro: terremoto previsto a Roma a maggio 2011". Leggendo questa pagina l'umore già cambia, qui il concetto è quello del “Non capita ma meglio essere premuniti” e la sorte, anzi, l'antisfiga diventa protagonista:  “Non so cosa ci sia di vero, ma un pizzico di scaramanzia non guasta di certo...”



Psicosi da terremoto, suggestione dall'attualità, scetticismo da San Tommaso: il web ancora una volta si fa specchio del paese e piattaforma su cui poggiare la propria originalità e che, guardando un po' più a fondo, riflette quel modo tipico e nostrano di affrontare qualunque dramma a suon di allarmismi che mutano in sarcasmo, ridiscendono in panico e ritornano in scaramanzia per una perfetta sinusoide del carattere italiano.

Il terremoto dunque, che ci sia o no, è previsto per l'11 maggio 2011. Il futuro ancora non ci è dato conoscerlo, però il passato sì, forse per questo è curioso ricordare che in quello stesso giorno del 1860 Garibaldi sbarcò a Marsala facendo tremare il paese, che quasi un secolo dopo questa data si portò via Bob Marley e che, soprattutto, l'11 maggio del 1995 si decise di estendere indefinitamente e senza condizioni il Trattato di non proliferazione nucleare.

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