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Cronaca

"Un terremoto a Roma l'11 maggio? Non esistono fondamenti scientifici"

Dopo l'autore di un libro su Bendandi che ha smentito l'esistenza della previsione, parla Alessandro Amato, sismologo dell'Ingv: "Non ci sono fondamenti scientifici. Nei suoi scritti non esistono previsioni"

Da un mese a questa parte è una delle notizie più discusse e più condivise dalla rete. La psicosi terremoto a Roma, in arrivo secondo una presunta previsione di Bendandi tra il 10 e il 12 maggio di quest'anno, continua ad essere ben presente.

Qualcuno ha criticato la nostra redazione perchè ha dato spazio alla notizia che sin da subito è stata da noi indicata come una bufala. Il tornarci anche adesso, dopo tre articoli sull'argomento, è dovuto al fatto che in queste settimane di silenzio da parte nostra sull'argomento la notizia / bufala è stata comunque tra le pagine più lette del nostro giornale, con mille e più persone al giorno che su google cercavano "terremoto a Roma 11 maggio".

Di fronte a tale evidente richiesta di informazioni in redazione ci siamo chiesti cosa fare: tornare sulla notizia o lasciarla di fatto morire? Abbiamo optato per la prima ipotesi, cercando però di capire meglio non come la notizia si sia originata, ma se potesse avere un minimo di fondamento. Questo per smontare una psicosi che di certo non aiuta a vivere tranquilli.

Ecco così che venerdì abbiamo intervistato l'autore di un libro su Bendandi, l'uomo dei terremoti, che ha di fatto smentito l'esistenza di una tale "profezia". Oggi invece riportiamo l'intervista a un sismologo dell'Ingv, Alessandro Amato, a cui abbiamo chiesto informazioni sul metodo Bendandi e sulla possibilità di prevedere i terremoti. Alessandro Amato è stato chiaro: "Non ci sono fondamenti scientifici alla notizia di un terremoto a Roma". Ecco l'intervista completa. 

Speriamo in questo modo di riuscire a derubricare definitivamente questa notizia a "bufala del web" e speriamo soprattutto lo faccia chi a questa presunta previsione ha creduto e crede tuttora.

Amato, come funziona o funzionerebbe il metodo di Bendandi?

Bendandi si basava su allineamenti di pianeti, del Sole e della Luna per prevedere i terremoti. In pratica sosteneva che le forze che si generano sulla Terra a causa di questi allineamenti sono in grado di produrre i terremoti.

Quale affidabilità può avere questo metodo?
Per prevedere i terremoti nessuna, anche se è vero che la luna e i pianeti del nostro sistema solare esercitano un’attrazione gravitazionale sulla Terra e quindi in qualche modo possono “deformarla”.  Bisogna considerare che le forze causate dai corpi celesti sulla Terra sono molto piccole rispetto alle forze interne, quelle determinate dallo spostamento delle grandi placche. Queste si muovono una rispetto all’altra con velocità che raggiungono i 10 centimetri all’anno (come nel caso del recente terremoto in Giappone). Considerando le enormi masse che vengono spostate (quelle dei continenti e degli oceani) si può capire quali grandi energie possano essere sprigionate. Inoltre, gli allineamenti di pianeti si sono verificati spesso in passato e non c’è una corrispondenza con i grandi terremoti in Italia o nel mondo.

Esiste nelle carte di Bendandi la data precisa del presunto terremoto dell'11 maggio 2011 a Roma?
No, non esiste tra le carte di Bendandi alcun documento con la previsione di un terremoto  a Roma (né in altri posti) per l’11 maggio di quest’anno. Il nostro Istituto (INGV) sta collaborando con l’Osservatorio Bendandiano per la raccolta e la catalogazione di questi scritti. La Presidente dell’associazione, la Prof.ssa Paola Lagorio, ha più volte ribadito questo fatto. Sul nostro canale (YouTube/INGVterremoti) abbiamo appena inserito un video su questo argomento.

Cosa è stato frainteso nelle sue teorie (se così è stato)?
Non è ancora chiaro quale fosse la teoria di Bendandi. Forse a causa del fatto che Bendandi fosse un autodidatta, questa teoria  non è mai stata pubblicata su riviste scientifiche, ma si presenta come una quantità molto eterogenea di appunti e disegni di cui è piuttosto difficile capire la reale attendibilità. Va ricordato che già sismologi dell’800 (in particolare Michele Stefano De Rossi, uno dei padri della sismologia italiana) aveva studiato le correlazioni tra maree lunari e terremoti.

Cosa si sente di dire a chi crede che l'11 maggio 2011 a Roma ci sarà un terremoto devastante?
Che non ci sono elementi scientifici a sostegno di questa ipotesi. Inoltre sappiamo che Roma non è una città ad elevata pericolosità sismica anche se può risentire, come è accaduto in passato, di forti terremoti dell’Appennino centrale. Va sempre ricordato che la probabilità di un forte terremoto in Italia in un qualunque giorno (compreso l’11 maggio 2011) è piccola ma non nulla. Bisogna sempre tenerlo presente ed essere preparati, particolarmente nelle zone ad alta pericolosità (si veda https://zonesismiche.mi.ingv.it/)

Si può effettivamente prevedere un terremoto?
No. No se per previsione intendiamo dire in anticipo quando avverrà un terremoto, dove avverrà e quanto sarà forte, con dei margini di errore di poche ore o giorni, pochi chilometri e, diciamo, ±0.5 nella stima della magnitudo. Se manca anche uno solo di questi elementi, prevedere un terremoto è un gioco da ragazzi: posso ad esempio prevedere che oggi avverrà un terremoto in Italia (ce ne sono decine ogni giorno), ma questa previsione non serve a niente. Diverso il discorso delle previsioni probabilistiche, in cui possiamo stimare, sotto determinate ipotesi, le probabilità che avvenga un terremoto in una certa regione entro un determinato periodo. In genere queste previsioni probabilistiche si fanno per periodi di molti anni e possono servire per indirizzare gli interventi di riduzione del rischio sismico.

Da scienziato, come se la spiega questa “ansia da Apocalisse”?
Non è la prima volta che accade una cosa del genere, non solo in Italia ma in molti paesi del mondo. C’è la tendenza ad amplificare le paure che purtroppo viene spesso cavalcata dai mezzi di informazione (molta di questa “ansia da Apocalisse” iniziò con una nota trasmissione televisiva alcuni mesi or sono). Oggi con Internet è ancora più facile il passa-parola, spesso associato a distorsioni della notizia originale, quindi il rischio di fenomeni di questo tipo aumenta. A proposito della “previsione” dell’11 maggio, è interessante notare che anche in altri paesi (negli Stati Uniti ad esempio) esiste la paura di un forte terremoto o comunque un cataclisma per quei giorni. La cosa migliore in questi casi credo sia tornare alla radice della notizia e ai suoi fondamenti scientifici.

2010: Terremoto ai Castelli a maggio, ma è una bufala

2011: Torna la psicosi da terremoto a Roma

2011: Terremoto a Roma: la bufala invade Facebook


 

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