Ostiense, l'appello dell'ex del Grande Fratello: "Stavano per violentare mia sorella"

Un tentativo di stupro nella zona del Gazometro all'Ostiense. A subirla la sorella di Giovanni Angiolini, l'ortopedico che ha partecipato alla scorsa edizione del Grande Fratello. Il racconto choc sulla pagina facebook dell'ex gieffino che lo scorso 1 maggio ha lanciato un appello chiedendo aiuto per rintracciare i tre ragazzi che hanno tentato di aggredire la sorella, poi salvata prima da un edicolante e poi da alcuni passanti che li hanno messi in fuga prima che fosse troppo tardi. 

L'APPELLO DEL FRATELLO - Una denuncia-appello nella quale Giovanni Angiolini scrive: "Mi serve un aiuto - scrive l'ex gieffino su Facebook - Vi prego condividete. Oggi (1 maggio ndr) mia sorella, intorno alle 9:00 del mattino, zona Gazometro Roma, ha subito un tentativo di violenza da parte di tre ragazzi italiani sui 25 anni. Chiedo a chiunque abbia qualche notizia utile per identificare questi 'eroi' di contattarmi in privato. Ringrazio l'edicolante di 60 anni che l'ha salvata. Cari ragazzi, vi consiglio di arrivare in ginocchio al primo posto di polizia per costituirvi, solo lì sarete al sicuro".

IL RACCONTO DI LISA - Drammatico il racconto della sorella, ancora scioccata per quanto accaduto all'Ostiense: "Passeggiavo con Gastone (il suo cane, ndr) in jeans scarpe da tennis e giubbottino, quando tre ragazzi, forse appena usciti da una discoteca mi sono venuti incontro. Io con la mia musica in cuffia ho cambiato strada, facendo finta di niente e continuando a camminare verso casa - scrive ancora la ragazza sulla pagina social network del fratello -. Mi camminavano dietro e mi chiamavano 'Bella, bella'. Uno si è pure tolto la maglietta, erano ragazzi sui 25 anni".

TENTATA VIOLENZA - Un racconto dettagliato che prosegue: "Ad un certo punto mi hanno raggiunta e circondata. Io - scrive ancora la sorella dell'ex GF  - mi son tolta la cuffietta e gli detto di lasciarmi stare. Gastone abbaiava e ringhiava. Loro continuavano ad avvicinarsi e ad accerchiarmi, cercando di toccarmi. Inizio ad avere paura. Poi mi sento chiamare, era il mio edicolante, un uomo sulla sessantina che mi veniva incontro per aiutarmi". 

RAGAZZI MESSI IN FUGA - "Dopo pochi minuti, interminabili, altri uomini sempre grandi che abitano lì sentono. Mi vengono incontro e mi si piazzano affianco scansando i c........ E dicono di essere miei amici per proteggermi. Così i tre bastardi dopo qualche battibecco ed un 'ma è bella' mollano si voltano e vanno via. Mi è andata bene - conclude il racconto della sorella di Giovanni Angiolini -. Ma ora penso se i miei angeli custodi non fossero stati lì. Beh forse ora non sarei qui a scrivere. Che schifo. Bastardi maledetti. Gli taglierei le p.... Per fortuna non tutti gli uomini sono così esistono anche quelli stupendi che oggi mi hanno salvata. Ora sono ancora più incazzata. No alla violenza sulle donne".