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Cronaca Tor Bella Monaca / Via Giovanni Battista Scozza

Tor Bella Monaca: blitz al R9, un arresto per tentato omicidio nel clan Cordaro

In manette una 26enne indagata per aver sferrato un colpo di accetta ad un'altra donna, ex moglie dell'assassino di Serafino Cordaro

Ancora un blitz al Comparto R9 di via Scozza a Tor Bella Monaca dove la polizia prosegue l'attività di contrasto al Clan Cordaro. All'alba di questa mattina la Squadra Mobile di Roma ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma a carico di Flavia Teixera, romana di 26 anni, indagata del delitto di tentato omicidio per aver sferrato un colpo di accetta ad Elena La Rosa ex moglie di Stefano Crescenzi , condannato a 23 anni di reclusione per l’omicidio di Serafino Cordaro zio di Giuseppe Cordaro , detto Chicco, compagno di Flavia Teixera.

AGGRESSIONE CON UN'ACCETTA - La sola presenza di Elena La Rosa nel quartiere R9 di Tor Bella Monaca, in cui i Cordaro esercitano il proprio dominio, ha scatenato l’ira della 26enne che, immediatamente dopo averla vista, è corsa in casa per armarsi di accetta e, quindi, scagliarsi contro di lei. Nel corso dell’operazione è stata eseguita una perquisizione per blocchi di edifici a seguito della quale: nell’abitazione di Salvatore Cordaro sono stati rinvenuti e sequestrati 6.000 euro occultati all’interno del forno. Monia Mulas è stata tratta in arresto in quanto presso la sua abitazione sono stati trovati e sequestrati 80 grammi di cocaina, bilancini di precisione atti alla pesatura dello stupefacente, nonché 7.500 euro. 
 
CONQUISTA DELLE PIAZZE DELLO SPACCIO - L’odierna attività si inserisce in una più ampia e costante azione di contrasto operata dalla Polizia di Stato e dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia alle illecite attività poste in essere nel contesto territoriale indicato caratterizzato da un crescendo di attività criminali e di gravi delitti riconducibili a conflittualità e connessi a regolamenti di conti consequenziali e funzionali alla “conquista” di piazze di spaccio in quell’area, per affermare o rimarcare l’egemonia di un gruppo su un altro. 

COLPO AL CLAN CORDARO - Negli ultimi cinque mesi sono state, infatti, diverse le operazioni concluse con l’arresto di numerosi appartenenti alla famiglie criminali che hanno radicato nel quartiere di Tor Bella Monaca il centro dei loro illeciti affari, nonché col sequestro di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente e di armi. Il 5 luglio scorso, la Squadra Mobile di Roma ha eseguito 37 provvedimenti restrittivi della libertà personale a carico di altrettanti soggetti, indagati, a vario titolo, per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, molteplici episodi di spaccio, violazione della normativa sulle armi, riciclaggio, ricettazione, truffa ai danni dello stato, falso, omicidio e tentato omicidio. 

Tor Bella Monaca: arresti e perquisizioni al R9

FAMIGLIA CORDARO - E’ stata così sgominata la potente famiglia Cordaro, principalmente dedita al traffico di stupefacenti del tipo cocaina ed hashish, che aveva conquistato il controllo della redditizia piazza di spaccio con centro operativo nel comparto R9 nel quartiere romano di Tor Bella Monaca e che si è resa protagonista, negli ultimi anni, di una serie di attività criminali e violentissimi fatti di sangue culminati in un efferato omicidio e numerosi tentati omicidi.

PERQUISIZIONI AL COMPARTO R9 - Sono stati, altresì, predisposti diversi servizi di perquisizione per blocchi di edifici che hanno permesso di sequestrare a carico dei Cordaro armi (2 pistole, una semiautomatica e un revolver, un fucile-mitragliatore Zasta Kraoujeva di fabbricazione jugoslava, calibro 7.62 e una pistola marca FEG mod. PA-63) e sostanza stupefacente, oltre ad evitare il compimento dei propositi delittuosi dei sodali. Gli ingentissimi introiti, provento dello spaccio di sostanza stupefacente, pari a più di 100.000 euro al mese, venivano parzialmente reimpiegati in attività illecite attraverso l’acquisizione di società sportive, bar e ristoranti ubicati principalmente in zone facoltose della Sardegna, tutte sottoposte a sequestro. 

TENTATO OMICIDIO PATRIZIO D'ARPINO - Il 12 ottobre scorso, la Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, per tentato omicidio nei confronti di Luigi Leoniello, di 25 anni, pregiudicato per i reati di ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto responsabile del tentato omicidio di Patrizio D'Arpino, di 33 anni, anch’egli pregiudicato per reati contro il patrimonio, tentato omicidio, lesioni e porto abusivo di armi, attinto da due colpi d’arma da fuoco alla gamba e all’addome, il 3 maggio scorso, nel quartiere di Tor Bella Monaca, precisamente in via dell’Archeologia all’altezza del civico n. 24. 

VIA ARCHEOLOGIA 24 - Anche in questo caso, il movente del delitto è stato individuato nella volontà di rimarcare il ruolo di supremazia ricoperto in un territorio in cui è stato conquistato il controllo della piazza di spaccio: il fatto delittuoso è stato, infatti, commesso in un’area del quartiere di Tor Bella Monaca dove il Loeniello ha conquistato una posizione rilevante nell’ambito della gestione dello spaccio di stupefacenti e per rimarcare tale ruolo ha rivendicato col sangue l’affronto subito dal D'Arpino che poco prima l’aveva colpito al volto nel corso di una lite.

IL BLITZ DEL 15 NOVEMBRE  - Ancora, il 15 novembre scorso, a seguito di un’attività investigativa effettuata sempre su famiglie criminali attive nel quartiere di Tor Bella Monaca, il Commissariato di polizia Casilino Nuovo, unitamente al Commissariato Appio Nuovo ed alla Squadra Mobile di Roma, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 26 persone indagate per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, molteplici episodi di spaccio, violazione della normativa sulle armi e riciclaggio di denaro.
 
INIZIO INDAGINI - Le indagini che hanno portato la Direzione Distrettuale Antimafia a richiedere il provvedimento custodiale, hanno preso le mosse nei primi giorni del 2014 e, nel corso dei due anni successivi, hanno portato all’arresto in flagranza di 53 appartenenti al sodalizio criminale, alla denuncia di 10 persone  per reati connessi nonché al sequestro di 34.000 euro provento dello spaccio, di due armi da fuoco e relativo munizionamento, 500 grammi di cocaina confezionate in 1.760 dosi pronte alla vendita e 475 involucri di cosiddette droghe leggere, hashish e marijuana, per un peso di 1,5 chili.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITA' A TOR BELLA MONACA - Nell’anno in corso, è stata inoltre fondamentale l’azione di contrasto effettuata dalla Sezione “Criminalità Diffusa” della Squadra Mobile, con pattuglie costantemente presenti nella zona di Tor Bella Monaca, che ha portato al sequestro di circa 40 chili  di sostanza stupefacente del tipo cocaina ed eroina, e 75 persone arrestate in flagranza di reato.

SEQUESTRI ED ARRESTI - I quotidiani servizi effettuati nel rione, hanno inoltre consentito di sequestrare 15 armi clandestine, alcune delle quali anche con calibri da guerra, rinvenute all’interno dei garage, delle cantine e degli appartamenti ubicati nella zona. In sintesi, negli ultimi cinque mesi, l’azione di contrasto posta in essere dalla Polizia di Stato e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma nel quartiere di Tor Bella Monaca ha determinato: l’arresto di 194 persone; il sequestro di oltre 40 chili di sostanza stupefacente; il sequestro di 21 armi clandestine.

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