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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Ponte Mammolo / Via Attilio Benigni

Presi a bastonate e gettati nel fiume per un posto letto

I fatti si sono verificati in un insediamento abusivo a ridosso dell'Aniene, nella zona di Casal de' Pazzi. Una delle vittime accoltellata davanti un supermercato

Minacce, violenze, intimidazioni, incendi ed un tentato omicidio. Questi gli elementi che hanno condito una storia di povertà e violenza inaudita che ha visto protagonisti in negativo due cittadini romeni, arrestati dai carabinieri con l'accusa di tentato omicidio, lesioni personali, minacce ed estorsioni nei confronti di tre connazionali. I fatti in un insediamento abusivo a ridosso del fiume Aniene, nella zona di Casal de' Pazzi

INSEDIAMENTO ABUSIVO - Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma della stazione Roma San Basilio, i fatti si sono svolti lo scorso mese di maggio nella periferia nord est della Capitale, in uno dei piccoli insediamenti abusivi che, periodicamente, compaiono nei pressi del fiume Aniene. Tre cittadini romeni, due uomini e una donna, che dimorano in una delle baracche in via Attilio Benigni, ospitano tre connazionali permettendo loro di costruire un altro piccolo rifugio di fortuna accanto al loro. 

RAPPORTI BURRASCOSI - Ben presto, però, i rapporti diventano burrascosi. Frequenti liti e discussioni, spesso aggravate dall’alcol, inducono i primi tre occupanti a chiedere ai nuovi arrivati di andarsene. Questi ultimi, inizialmente, si allontanano, ma ben presto danno vita a delle ritorsioni.

ACCOLTELLATO DAVANTI AL SUPERMERCATO - Il 12 maggio scorso, nei pressi di un supermercato di via Casal de' Pazzi, i tre romeni allontanati raggiungono i connazionali: dapprima hanno minacciato di bruciare le loro baracche, poi è scattata un’aggressione con un coltello ferendo uno di loro. Trasportato all’ospedale Pertini, la vittima è stata ripetutamente contattata telefonicamente dai suoi aggressori che lo minacciavano di bruciarlo vivo nel caso avesse denunciato ai Carabinieri quanto accaduto. Per far capire che non stavano scherzando, i tre hanno incendiato le baracche dei connazionali.

SPEDIZIONE PUNITIVA - Il 27 maggio scorso, dopo essere venuti a conoscenza che la vittima aveva comunque sporto la denuncia ai Carabinieri della Stazione Roma San Basilio, gli aguzzini hanno organizzato una spedizione punitiva contro i connazionali. Intorno all’una di notte le vittime, che erano addormentate nelle baracche nel frattempo ricostruite, sono state svegliate dall’abbaiare dei cani. 

PICCHIATO A BASTONATE - Il tempo di aprire gli occhi e il romeno che aveva sporto denuncia è stato violentemente colpito al volto con un grosso bastone. L’uomo, benché tramortito, approfittando del buio è riuscito a scappare e a nascondersi nella vegetazione da dove, tuttavia, aveva modo di osservare la prosecuzione dell’aggressione.  I tre cittadini romeni, infatti, hanno trascinato con la forza fuori dalla baracca gli altri due occupanti. Hanno minacciano la donna per poi accanirsi contro l’altro uomo. 

GETTATO NELL'ANIENE - Calci, pugni e la richiesta di riferire dove si era nascosto il fuggitivo. Di fronte al silenzio, i rei hanno continuato a picchiare, poi hanno trascinato la vittima del pestaggio sui margini del fiume gettandolo, esanime, nelle acque fredde dell’Aniene, in quel tratto interessato da forti correnti.

DUE ARRESTI - La donna è riuscita a chiamare al telefono i Carabinieri e i tre aggressori si sono dati alla fuga. Le immediate indagini dei militari dell’Arma consentono in breve tempo di inchiodare i responsabili, che nella mattinata odierna sono stati catturati nei pressi di un insediamento di fortuna sorto nei pressi di Ponte Milvio. Due di questi, un 38enne e un 24enne, sono stati arrestati e condotti in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere mentre, il terzo, coinvolto marginalmente, è stato denunciato a piede libero.

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