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Cronaca Piazzale di Porta Pia

Porta Pia si sveglia invasa dalle tende: "L'acampada è solo l'inizio"

Decine di manifestanti hanno trascorso la notte in tenda nel piazzale. Un'assemblea generale questa mattina alle 11: "L'acampada non è il punto d'arrivo, è l'inizio della sollevazione"

Notte tranquilla a Roma dopo la manifestazione di ieri. Quindici 'incappucciati' fermati dalle forze dell'ordine per scontri e disordini davanti ai palazzi istituzionali, quelli da "assediare", ma anche tanti manifestanti che hanno rivendicato il carattere pacifico di una protesta che continua, lontano dai boati delle bombe carta.

"L'acampada non è il punto di arrivo, ma l'inizio della sollevazione". A Porta Pia decine di attivisti hanno dormito in tenda, trascorrendo la serata tra birra, musica e piccoli spettacoli teatrali. Qualcuno ha risistemato ai bordi della strada, in corso d'Italia, i cassonetti che erano stati impiegati per formare una rudimentale barricata. Per questa mattina alle 11 è stata convocata un'assemblea generale. "I numeri e la qualità della partecipazione alla giornata di mobilitazione - scrivono gli organizzatori - mostrano che le strategie di panico non hanno funzionato. Il messaggio del terrore non ha tenuto la gente a casa. 

IL FILM DI UNA LUNGA GIORNATA: CRONACA DEL #19O

L'acampada non è il punto di arrivo ma l'inizio della sollevazione: un contributo all'innesco di un processo sociale più generalizzato di partecipazione e riappropriazione". Un incontro pubblico insomma a cui è invitata "la città di Roma, anche quella che ieri non c'era", che rappresenti un momento di "discussione e rilancio del percorso" iniziato con il corteo di ieri.

Gli antagonisti resteranno nel piazzale fino a martedì, quando alcuni rappresentati incontreranno il ministro Maurizio Lupi. Lo ha annunciato Luca Fagiano, esponente dei Movimenti per il diritto all'abitare. "Per quanto riguarda i manifestanti venuti da fuori, alcuni pullman ripartiranno - ha spiegato Fagiano - ma proseguiranno le mobilitazioni nelle loro città".

NO TAV - Il movimento che si oppone all'Alta Velocità in Val di Susa commenta la grande giornata di mobilitazione di ieri: "Sono le 19.30 del 19 ottobre, la tanto attesa e mistificata data che per giornali e tv voleva la calati dei “cattivi” no tav a Roma. La delegazione del movimento ha in questo momento raggiunto la metro per ritornare a prendere il pulman di ritorno verso la valle di Susa. 

Acampada a Porta Pia - LE FOTO

Da questa mattina si era sgonfiato il pallone di menzogne che circondavano la partecipazione del movimento. A nulla erano valsi i comunicati e le descrizioni, pur di far notizia, pur di cercare il mostro ad ogni costo i cronisti hanno dovuto attendere la partenza del pulman dalla valle di Susa per rendersi conto che quanto si diceva dalla valle di Susa era vero".

"Mentre scriviamo - si legge - i medesimi cronisti sono lì alla ricerca di altri mostri, incubi e paure da raccontare agli “ingenui” ascoltatori. Purtroppo per loro e per chi da un cambiamento vero ha troppo da perdere il meccanismo non ha funzionato. La paura non è passata nelle case e decine di migliaia di persone oggi hanno sfilato per le vie della capitale, hanno lottato e con dignità hanno rialzato la testa. 

La delegazione del movimento, con lo stesso spirito, senza paura ha così attraversato questo corteo portando un piccolo contributo ci sentiamo di dire dopo un lungo viaggio. Dunque sulla via del ritorno dopo una giornata di mobilitazione ci sentiamo di augurare a tutti un buon viaggio di lotta e a chi rimane in piazza a resistere con le tende un saluto, un ringraziamento e un arrivederci a tutti. Seguiranno video, punti di vista e approfondimenti dallo spezzone no tav".

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