Teatro Argentina: terminato il restauro della facciata
Colori più sobri, statue, cornicione e zoccolatura rifiniti: un lavoro pagato con le sponsorizzazioni che riporta la facciata alle origini. Soddisfatti Alemanno e il direttore artistico Lavia
Un compleanno festeggiato con un ritorno alle origini: è il restauro della facciata del Teatro Argentina, che quest'anno compie 280 anni. La facciata, che era stata progettata da Giovanni Ersoch, ritrova ora i suoi antichi colori, dopo un lavoro durato alcuni mesi.
Il bianco chimico prevalente si alterna ora alla cera originale del marrone delle finestre e del giallo del primo piano. Sono state poi restaurate altre parti, come il cornicione, le statue e la zoccolatura; inoltre, sono stati "nascosti" i cavi elettrici e la struttura è stata dotata di un nuovo sistema di sorveglianza.
Hanno espresso soddisfazione per i lavori sia Gabriele Lavia, direttore artistico dello stabile, sia Franco Scaglia, presidente del Teatro di Roma. Ed è una soddisfazione giustificata anche dal costo dei lavori: zero. Il restauro di 314 mila euro è stato pagato dagli sponsor, che hanno usufruito di pubblicità dalle maxi affissioni. L'unico problema, ora, resta il capolinea del tram 8, collocato di fronte al teatro.
Nell'esprimere anche lui soddisfazione per il restauro e per il mecenatismo degli sponsor, Alemanno ha toccato questo argomento, affermando che il capolinea verrà spostato entro marzo dell'anno prossimo, periodo in cui si dovrebbero concludere i lavori di sistemazione dell'intera piazza di Torre Argentina.
