Targhe alterne, Adoc: "Misura medievale, iniqua e dannosa"
L'Adoc fa notare come un romano su quattro sia stato multato perché disinformato sul provvedimento delle targhe alterne. Per l'Adoc si tratta di una misura "misura medievale, iniqua e dannosa"
La decisione da parte del Campidoglio di adottare le targhe alterne per due giorni di seguito lascia scontenta l'Adoc, che unendosi alle critiche lanciate dal Codacons, fa notare come a causa della comunicazione tardiva del provvedimento, un romano su quattro è stato multato, perché disinformato. Secondo l'Adoc, l'adozione delle targhe alterne è una misura "medievale, iniqua e dannosa".
“Come avevamo previsto, la negligenza del Comune di Roma sulla comunicazione, tardiva e insufficiente, delle giornate di targhe alterne ha fatto sì che un romano su quattro è stato multato per aver violato la disposizione sulle targhe alterne – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc –. Buona parte dei romani non era nemmeno a conoscenza del divieto e chi lo sapeva non ha avuto nemmeno il tempo di organizzarsi".
Secondo Pilieri "è una vergogna, dato che le targhe alterne sono una misura medievale, iniqua e dannosa per i cittadini, oltre che assolutamente inutile ai fini della tutela dell’ambiente, serve solo a rimpinguare le casse comunali con un gettito extra derivante dalle multe, da 155 euro, inflitte ai trasgressori. E pensare che il sindaco aveva impostato la sua campagna preelettorale sull’eliminazione di questa misura. E’ inaccettabile - prosegue Pilieri - che i cittadini debbano subire questa tassazione indiretta, senza alcun miglioramento per il pur sentito problema dell’inquinamento, che non crediamo possa risolversi con questa misura".