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Cronaca

Tangenti filobus, Alemanno verrà ascoltato in Procura

Il sindaco verrà sentito dai giudici in relazione all'inchiesta sulla presunta tangente ricevuta da Mancini per l'appalto filobus

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno verrà ascoltato nei prossimi giorni dalla procura di Roma. L'atto istruttorio, per cui non è ancora stata fissata una data, rientra nell'ambito dell'inchiesta sulla fornitura da parte di Breda Menirini di 45 filobus al Comune di Roma. La stessa inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex amministratore delegato di Eur spa, Riccardo Mancini, accusato di aver ricevuto una tangente di 500 mila euro.

"Il fatto che sarò ascoltato in procura per me è una liberazione" ha affermato Alemanno commentando la notizia. "Mi darà modo di confrontarmi con i giudici e di chiarire la mia posizione". Il sindaco ha ribadito quanto sostenuto nei giorni scorsi: "Con questa vicenda non c'entro nulla e ho la coscienza a posto: se qualcuno ha sbagliato non sono stato io. Per questo non vedo l'ora di parlare in procura con i magistrati per chiarire mia posizione e dare la mia versione dei fatti".

Proprio ieri, il sindaco Alemanno, intervistato a riguardo dal Fatto Tv, aveva affermato di essere intenzionato a non fare alcun passo indietro. Questo fatto "non compromette la mia candidatura al Campidoglio" ha affermato motivando così la sua decisione: "Non ho avvisi di garanzia".

Nel corso della stessa intervista il primo cittadino ha preso le distanze dallo stesso Mancini. "Non è il mio braccio destro. Siete voi che lo definite così" ha risposto il sindaco al giornalista in relazione al fatto che l'ex amministratore delegato di Eur spa era il suo tesoriere nel 2008. "Mancini aveva semplicemente il compito di tenere qualche relazione, ma non aveva nessun incarico specifico da parte mia" ha spiegato Alemanno, fermo sulla sua posizione: "Abbiamo contrastato tutti i poteri forti".

Anche l'opposizione capitolina ne ha chiesto le dimissioni. "Non so nulla di questa storia" ha ribattuto Alemanno. "C'è un'inchiesta in corso facciamo in modo che vada avanti. La magistratura non mi pare faccia sconti nè a Roma, nè altrove. Faranno il loro lavoro. Io non c'entro nulla". Alemanno non si è dimostrato preoccupato nemmeno dell'influenza che la vicenda potrebbe avere sulle elezioni amministrative del maggio prossimo. "Spetta agli elettori decidere".

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