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Cronaca Via di Tor Pignattara

Gay 21enne suicida davanti alla madre: era in cura per depressione

Il ragazzo si è lanciato dalla finestra della sua abitazione a Torpignattara, in via Casilina. Il motivo del gesto non sembra da attribuirsi all'omosessualità, che famiglia e amici conoscevano e accettavano

Si è tolto la vita davanti agli occhi della madre, che non ha potuto nulla per fermarlo. Alessandro, 21 anni, si è gettato ieri dal settimo piano della sua abitazione su via Casilina, a pochi metri da via di Torpignattara. E' morto sul colpo e il suo corpo insanguinato e coperto da un telo bianco è rimasto lì sul marciapiede per oltre due ore. 

Sull'accaduto stanno indagando i Carabinieri. Il ragazzo soffriva di depressione, era in cura da psichiatri e presso un centro fuori Roma. Non ha lasciato nessun biglietto in cui spiegasse il gesto. Unico segno, come riporta il Corsera, un post su Facebook: "Perché insultare un gay non è reato?". Alessandro era omosessuale, ma non sembra questo il motivo che lo ha spinto a farla finita. 

La famiglia gli era vicino, avevano accettato tutti tranquillamente la comunicazione del ragazzo, anche gli amici. Al momento del suicidio in casa c'erano la mamma e il fratello gemello con la fidanzata. La donna lo aveva trovato all'ora di pranzo sul balcone, beveva alcol, lo faceva spesso. Da qui il diverbio: "A questo hai già l'alito di vino?". 

Un secondo dopo lo aveva afferrato per la maglia di fronte alla minaccia di lanciarsi. Lo ha salvato una volta, ma la seconda, mentre lei chiamava la guardia medica, non è riuscita a fermarlo. In un secondo il corpo di Alessandro era già sul marciapiede.  

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