rotate-mobile
Cronaca Alessandrino / Viale Alessandrino, 144

Suicidio Pantanella: l'addio a Simone nella chiesa dell'Alessandrino

La borgata si è stretta attorno ai familiari del 21enne che si è tolto la vita gettandosi dall'ex fabbrica di pasta di via Casilina. Campane a lutto ed un silenzio assordante per l'arrivo del feretro in una bara bianca

Una folla commossa e silenziosa ha accolto il feretro di Simone nella chiesa di San Giustino all'Alessandrino dove questa mattina si sono svolti i funerali dello studente romano di medicina che la notte tra sabato e domenica scorsi si è tolto la vita gettandosi dall'undicesimo piano dell'ex fabbrica di pasta Pantanella di via Casilina 9 a Porta Maggiore. Tanti i giovani in attesa sul sacrario della chiesa, molti con dei fiori bianchi poi depositati sulla bara, anch'essa bianca arrivata davanti la chiesa di viale Alessandrino 144 poco dopo le 10,30 del mattino del 31 ottobre.

Suicidio Pantanella: funerali Simone ad Alessandrino

CORONE E SILENZIO - Ad accogliere il feretro di Simone una corona di fiori, con un nastro con su scritto "da mamma e papà", campane a lutto ed un silenzio assordante. La madre del giovane, visibilmente provata ripeteva straziata "Come faccio senza Simone mio", sostenuta dalla figlia e dal marito, è stata accompagnata all'interno della chiesa. Posizionati accanto all'ingresso della chiesa anche alcuni palloncini a forma di cuore, bianchi e rossi, liberati in aria alla fine della funzione. Nessun applauso ma un saluto commosso al suonare delle campane a lutto.

LE PAROLE DEL PADRE DI SIMONE - "Chi è bersaglio della società ha bisogno di avere fiducia in sé stesso e saper chiedere aiuto". Le parole del padre di Simone che ha letto una lettera durante i funerali del giovane. Il papà del 21enne ha introdotto la lettera con la fiaba del brutto anatroccolo, quella preferita da Simone, "perseguitato e insultato da tutti e che per questo decide di andare via. L'anatroccolo si sente inferiore, sconfitto", ma "conserva la sua identità". "Sentirsi diverso - ha proseguito il padre dietro l'altare leggendo la lettera abbracciato ad Ilaria, sorella di Simone - per fortuna ci sono persone tolleranti. Mi dicevi 'vado per la mia strada e sono fiero di me'. E quando uscivi eri fuori a combattere contro le cattiverie e le contraddizioni delle persone. La tua famiglia ti ha accettato in tutte le tue scelte, anche quando abbiamo accettato la tua omosessualità. Avevi quasi realizzato il tuo sogno di infermiere. Io ogni giorno ti vengo a trovare dove ti sei lasciato cadere e chi pensa che eri un ragazzo fragile si sbaglia". Il discorso è terminato con un lungo applauso dall'interno della chiesa di San Giustino, gremita.

FUNERALI IN FORMA PRIVATA - Il feretro di Simone ha trovato la benedizione di don Stefano, don Lorenzo, don Giulio, don Silvano e padre Gianni,ancora prima di entrare nella chiesa con il prelato a scandire chiaramente una preghiera ed un'omelia che recitava testualmente: "L'anima mia spera nel Signore". Una cerimonia in forma privata, senza taccuini e telecamere, come richiesto dai familiari del 21enne di Alessandrino e per "rispetto del dovuto raccoglimento e preghiera". "Pur con l'amore della sua famiglia - le parole del parroco - Simone non è riuscito a superare le fatiche e le difficoltà della vita quotidiana, nonostante i suoi valori forti e i suoi principi. Pensiamo a quanto potesse stare male, a quanto forte fosse il suo disagio che nessuno è riuscito ad ascoltare e comprendere".

LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA - Un ultimo saluto che fa seguito all'omaggio reso nella serata del 30 ottobre dal mondo omossessuale al giovane studente universitario con una gay street che ha voluto salutare Simone rilanciando la necessità di un Decreto per una legge sull'omofobia.

COMUNITA' EBRAICA - Una tragedia che ha toccato profondamente tutta la Capitale con il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici che ha annunciato: "Dopo la tragedia che ha colpito Roberto, ragazzo di 14 anni che si è gettato questa estate dal balcone di casa e che ci ha ferito nel profondo, la vicenda di Simone non ci lascia indifferenti. Alla sua famiglia, ai suoi amici, vanno nel giorno del funerale a cui ho partecipato le nostre condoglianze più sentite". "Fa male sapere attraverso le parole lasciate da Simone le motivazioni che hanno portato all'estremo gesto - ha aggiunto Pacifici - È una situazione inaccettabile bisogna adoperarsi tutti per una società migliore, comprensiva e non emarginante. In ricordo di Simone la Comunità Ebraica di Roma farà piantare tre alberi dal Keren Kayemeth LeIsrael e consegnerà un attestato alla famiglia".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Suicidio Pantanella: l'addio a Simone nella chiesa dell'Alessandrino

RomaToday è in caricamento