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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Fiano Romano / A1

Carbonizzato sull'A1: risolto il giallo di Passo Corese, si è ucciso per la crisi

Si tratta di un ristoratore reatino di 52 anni con problemi economici ed in crisi con la moglie. Il gesto spiegato in un bigliettino

Si è suicidato per problemi economici. Questo il gesto che avrebbe portato ieri un ristoratore 52enne di Rieti a uccidersi nella propria auto ritrovata carbonizzata sull'autostrada A1 all'altezza di Passo Corese, tra le province di Roma e Rieti. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti l'uomo, titolare di un esercizio commerciale nel reatino, con problemi economici e in crisi con la moglie, ha lasciato un biglietto. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Monterotondo. Gli investigatori attendono comunque l'esame autoptico e del Dna per confermarne definitivamente l'identità.

SUICIDI PER LA CRISI - Intanto cresce vertiginosamente il numero di lavoratori che si tolgono la vita e dei tentativi dei suicidio nel Lazio, otto dall'inizio del 2013 e quattro solo nell'ultimo mese. Sono i 'morti della crisi', come li definisce l'associazione Codici. Ieri è toccato al ristoratore 52enne reatino, poche ore prima, martedì sera nella Capitale, un 53enne romano si era cosparso con la benzina diventando una torcia umana. E' salvo solo grazie ad un'autista dell'Atac, che lo ha soccorso in tempo.

OSSERVATORIO CODICI - L'associazione Codici ha stilato, in base alle notizie di cronaca, un Osservatorio per testimoniare le numerose morti avvenute per problemi economici e disagi dovuti alla crisi. Secondo l'associazione, dall'inizio dell'anno, in soli cinque mesi, nel Lazio si sono tolte la vita otto persone, con una sconvolgente media di più di un suicidio al mese.

TRISTE LISTA - Nel 2013 la lista di sangue non fa sconti a nessuno, operai e imprenditori, e attraversa tutto il Lazio. A togliersi la vita nel febbraio scorso, a Frosinone, fu un imprenditore di 62 anni. Il mese successivo una donna di 67 anni si suicidò gettandosi e annegando nel lago di Bracciano. Ad aprile, in entrambi i casi a Roma, si suicidarono prima un ristoratore impiccandosi ad un albero della sua proprietà, poi un lavoratore di 42 anni.

MAGGIO NERO - Poi i suicidi sono diventati quasi all'ordine del giorno nel mese di maggio. A Roma, a Tor Marancia un imprenditore di 49 anni si è ucciso dopo essere stato licenziato, un disoccupato si è impiccato perché da due anni senza lavoro. A Viterbo un cassintegrato si è gettato da un ponte. L'ultimo suicidio accertato è di ieri.

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