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Cronaca Tor Cervara / Via Tiburtina

Sequestrata e violentata in un palazzo occupato in via Tiburtina

E' successo in zona Ponte Mammolo. Approfittando del fatto che la vittima 26enne, arrivata da poco a Roma, non riuscisse a ritrovare la sua abitazione l'aggressore l'ha condotta in un edificio abbandonato dove l'ha violentata

Una serata da incubo. E' quella vissuta da una giovane nigeriana di 26 anni sequestrata e violentata da un liberiano di 36 anni in zona Ponte Mammolo. Una vicenda accaduta un mese e mezzo dopo lo strupro di Colle Oppio in cui una donna australiana fu stuprata e picchiata. 

"MI SONO PERSA" - Tutto è inizato sabato pomeriggio. Approfittando del fatto che la giovane straniera, da poco a Roma, fosse disorientata e non riuscisse a ritrovare la sua abitazione, il liberiano di 36 anni, si è offerto di accompagnarla fino a casa.

La vittima così, fiduciosa, è salita sull’autobus con l'uomo e, seguendo le sue indicazioni è scesa in via Tiburtina. Non ci è voluto molto per la giovane nigeriana a comprendere che quella non era la sua zona. 

L'INIZIO DELL'INCUBO - L'uomo, che nel frattempo era sceso con lei, improvvisamente le ha serrato la bocca con una mano e l'ha trascinata all'interno di un palazzo fatiscente in zona Ponte Mammolo occupato da persone senza fissa dimora. Ha poi bloccato la porta dietro di sé con un lucchetto, ha legato la ragazza, l'ha imbavagliata e poi ha abusato di lei.

LE GRIDA D'ALLARME - Dopo circa un'ora la vittima, riuscita a liberarsi del bavaglio, ha iniziato a chiedere aiuto urlando dall'edificio in cui si trovava. Le sue grida della turista hanno attirato l'attenzione di un passante che ha immediatamente telefonato alla Polizia. 

IL BLITZ DELLA POLIZIA - Gli agenti del commissariato San Basilio, giunti in breve sul posto, sono riusciti ad aprire la porta e, nello squallore della stanza, su di un materasso buttato a terra, hanno trovato la 26enne ancora in preda al panico. Soccorsa dal personale del 118 è stata trasportata in ospedale per le cure.

ARRESTATO L'ORCO - L'aguzzino, già noto alle forze dell'ordine, ancora all'interno della stanza è stato arrestato e condotto a Regina Coeli. Dovrà rispondere di "violenza sessuale" e "sequestro di persona".

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