rotate-mobile
Cronaca Quadraro

Stupro in caserma: respinta la richiesta d'arresto per gli indagati

Il Gip respinge la richiesta di arresto degli indagati per l'accusa di stupro all'interno della caserma del Quadraro. Intanto continuano le indagini per ricostruire i fatti di quella notte

I carabinieri e il vigile accusati di aver violentato una donna fermata nella caserma del Quadraro, almeno per ora, non andranno in carcere. Il gip Sandro Di Lorenzo ha ritenuto di non accogliere le misure restrittive temporanee richieste all'indomani della denuncia dal  procurato aggiunto Maria Monteleone e dal sostituto Eleonora Fini.

Per gli inquirenti tale periodo di detenzione sarebbe stato necessario per l'esecuzione degli accertamenti senza il pericolo di inquinamento della prove. Accertamenti eseguiti in ogni caso, tanto che dai reperti della vittima del presunto stupro sono state estrapolate tracce biologiche che ora saranno comparate in sede di incidente probatorio con il dna dei quattro indagati. Una delle prossime tappe dell'inchiesta sarà quella di sollecitare l'atto istruttorio. Gli inquirenti sono comunque al lavoro per completare l'attività di indagine al fine di ricostruire "accuratamente" cosa è accaduto nella stazione del Quadraro. I magistrati hanno già accertato che non ci fu nessuna costrizione o minaccia dietro la presunta violenza sessuale ai danni della donna che si trovava ristretta nelle cella di sicurezza per avere rubato un abito. Per lunedì, infine, sono stati fissati nuovi interrogatori per tutti gli indagati.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stupro in caserma: respinta la richiesta d'arresto per gli indagati

RomaToday è in caricamento