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Cronaca Portuense

Stupro di Capodanno: torna in carcere Davide Franceschini

Il ventiduenne stupratore della nuova Fiera di Roma, scarcerato il 24 gennaio scorso, è tornato in cella per effetto del decreto legge anti-stupri che vieta i domiciliari per chi commette stupri

Il suo caso aveva provocato l'indignazione generale e polemiche politiche a non finire. Non è un caso quindi che sia lui la prima “vittima” del decreto legge “anti-stupri”. Stiamo parlando di Davide Franceschini, il ventiduenne di Fiumicino, arrestato per lo stupro di Capodanno alla nuova Fiera di Roma, ai danni di una ventitreenne dei Castelli.

Il giovane, scarcerato lo scorso 24 gennaio, è tornato in carcere ieri sera.

Nei confronti del giovane il Pm Vincenzo Barba, che nei mesi scorsi aveva chiesto e ottenuto per lui gli arresti domiciliari, in seguito al decreto e ad una circolare del procuratore di Roma Giovanni Ferrara, ha chiesto l'aggravamento della misura con la detenzione in carcere.

Il Gip Guglielmo Muntoni ha ordinato l'esecuzione della misura e Franceschini è così tornato dietro le sbarre. Il varo del decreto anti-stupri, dopo le polemiche suscitate dalla scarcerazione di Franceschini, era stato accolto dalla procura di Roma in una circolare che il procuratore Ferrara aveva inviato a tutti i sostituti ricordando loro che la custodia cautelare in carcere è ora diventata obbligatoria proprio per effetto del decreto governativo.

Il decreto fino ad ora non era stato applicato alle indagini e ai processi in corso per una mancanza di una norma transitoria che aveva portato il procuratore Ferrara a redigere la circolare. In base al decreto rischiano di finire in carcere non solo chi ha ottenuto gli arresti domiciliari perché accusato di violenza sessuale, ma anche chi si trova nella fase processuale di appello.
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