Lungotevere: pirata della strada investe ventunenne e scappa
La vittima, Irene Morabito, si trova in prognosi riservata all'ospedale San Camillo. L'auto che l'ha investita è scappata senza fermarsi. La famiglia lancia un appello: “Chi ha visto si faccia avanti”
Redazione
09 marzo 2009 08:56
Sono le 3.30 della notte tra venerdì e sabato. Irene Morabito, una studentessa di scienze della comunicazione di 21 anni, è appena uscita da un locale con i suoi amici e con loro sta andando a chiudere la serata, magari a caccia di un cornetto. Lei ed un'amica attraversa la strada all'altezza della Sinagoga, sul Lungotevere. L'auto viaggia veloce, colpisce prima l'amica e poi butta per aria lei.
L'auto corre talmente veloce che dopo 200 metri si schianta sul semaforo di Ponte Mazzini. Il conducente/pirata della strada però riesce comunque a rimettersi al volante e ad allontanarsi nonostante i gravi danni alla vettura. Di lui si perdono le tracce. Per Irene però inizia il calvario.
Immediati i soccorsi ed il ricovero all'ospedale San Camillo dove le sue condizioni appaiono immediatamente disperate. La prognosi è infatti tutt'ora riservata e la sua vita è in pericolo.
Ieri, di fronte alle telecamere del Tg3, il padre della ventunenne, ha rivolto un accorato appello affinché chi sa qualcosa si faccia avanti: “Chi ha visto qualcosa, chi ha elementi utili all’individuazione del responsabile di questo incidente, si faccia avanti”, ha detto Tony Morabito, padre di Irene. “Questi delinquenti prendono le strade cittadine per circuiti automobilistici. Queste sono belve. Mi meraviglio quando sento che il Comune vuole abbassare i limiti di velocità nel centro, quando poi non fa rispettare quelli che già ci sono”.
L'auto corre talmente veloce che dopo 200 metri si schianta sul semaforo di Ponte Mazzini. Il conducente/pirata della strada però riesce comunque a rimettersi al volante e ad allontanarsi nonostante i gravi danni alla vettura. Di lui si perdono le tracce. Per Irene però inizia il calvario.
Immediati i soccorsi ed il ricovero all'ospedale San Camillo dove le sue condizioni appaiono immediatamente disperate. La prognosi è infatti tutt'ora riservata e la sua vita è in pericolo.
Ieri, di fronte alle telecamere del Tg3, il padre della ventunenne, ha rivolto un accorato appello affinché chi sa qualcosa si faccia avanti: “Chi ha visto qualcosa, chi ha elementi utili all’individuazione del responsabile di questo incidente, si faccia avanti”, ha detto Tony Morabito, padre di Irene. “Questi delinquenti prendono le strade cittadine per circuiti automobilistici. Queste sono belve. Mi meraviglio quando sento che il Comune vuole abbassare i limiti di velocità nel centro, quando poi non fa rispettare quelli che già ci sono”.
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