A meno di 24 ore dall'accoltellamento di un diciassettenne all'uscita del liceo Aristotele all'Eur, gli investigatori hanno arrestato un ventenne, ritenuto il principale responsabile dell'aggressione. Altri sei minorenni sono stati denunciati per la lite.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la lite sarebbe iniziata alla fermata dell'autobus per uno sguardo, è sarebbe poi sfociata in un vero e proprio agguato all'uscita della scuola. Ermir, il 17enne rimasto ferito e ora ricoverato al Sant'Eugenio, sarebbe intervenuto per difendere un compagno aggredito e sarebbe rimasto lui stesso vittima dell'agguato.

Nell'operazione che ha portato all'arresto del ventenne, gli investigatori hanno recuperato anche delle armi: un tirapugni, una spranga di ferro, un coltello e la replica di una pistola semiautomatica.

Già ieri la preside dell'istituto, Vittorio Bengiovanni si era affrettata a dire che non si trattava di un ragazzo della scuola. “All'uscita delle classi qualcuno si è infiltrato fra i nostri alunni. Prima ha colpito il giovane con un coltello, poi è tornato armato di una pistola”.

Una condanna dell'episodio è venuta dall'assessore alle Politiche Educative Scolastiche, della Famiglia e della Gioventù del Comune di Roma, Laura Marsilio. “Non possiamo che condannare l'episodio di violenza che è avvenuto al liceo Aristotele. E' necessario far luce sull'accaduto e soprattutto evitare che episodi del genere possano ripetersi, soprattutto in luogo come la scuola, deputato alla crescita e alla formazione dei ragazzi. E' grave che stia passando tra i giovani la convinzione che piccoli o grandi conflitti possano essere risolti attraverso azioni violente anziché con momenti di scambio e confronto''.