“Giustizia per Tiziana”, questi gli striscioni affissi nella notte a Portonaccio dove una 37enne romana ha perso la vita dopo essere precipitata in un parcheggio sotterraneo dove mancava una grata e non era segnalato il pericolo. A perdere tragicamente la vita Tiziana Laudani, madre di un figlio disabile di 11 anni. Era la sera del 9 agosto. Proprio per chiedere che venga fatta chiarezza sulla morte della donna il Comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio ha affisso gli striscioni nell’area di largo San Giuseppe Artigiano, luogo abbandonato a causa di un cantiere fermo ed in relazione al quale lo stesso Cdq aveva fatto denunce ed effettuato manifestazioni. 

LA SORELLA DI TIZIANA - A prendersi cura del figlio di Tiziana anche la sorella Ombretta Laudani, che aveva già trovato la forza ed il coraggio di parlare ai taccuini di RomaToday. La stessa appoggia l’iniziativa del presidente del Comitato Fabrizio Montanini e dichiara: “Faremo in modo che questa vicenda non finisca nel dimenticatoio, e che sia un monito per gli amministratori ad intervenire repentinamente, al fine di evitare ulteriori incidenti. Tiziana merita giustizia".
 
RESPONSABILITA’ - Un’azione rivendicata dallo stesso Fabrizio Montanini che afferma: “Vogliamo giustizia per Tiziana, perché ciò che è successo si sarebbe potuto evitare, se solo l'amministrazione locale ci avesse ascoltato quando abbiamo protestato contro il degrado e la pericolosità dell'area. Si tratta di una tragedia annunciata. Le istituzioni si assumano la responsabilità della morte di Tiziana, causata dal mancato intervento di riqualificazione della piazza più importante del quartiere, di cui abbiamo più volte documentato l'abbandono”. 

Portonaccio: striscioni “Giustizia per Tiziana”