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Strade Sicure: 300mila controlli e 280 arresti, il bilancio dei 562 giorni dei Granatieri Sardegna

Il comando del Raggruppamento Lazio-Abruzzo è passato dallo scorso 15 gennaio sotto la guida dei soldati della Brigata Sassari

Oltre 300mila controlli, 280 arresti ed oltre 30 chili di sostanza stupefacente sequestrata. Dopo 562 giorni, la Brigata "Granatieri di Sardegna" ha ceduto alla Brigata "Sassari" il Comando del Raggruppamento "Lazio-Abruzzo" dell'operazione "Strade Sicure" (qui il link alla notizia), concludendo una fase complessa, impegnativa ed entusiasmante dell’attività operativa della Brigata.

La Brigata "Granatieri di Sardegna" è sempre stata in prima linea nell'operazione "Strade Sicure", a partire dal 4 agosto 2008, data di inizio dell'operazione di “Homeland Security” effettuando ricognizioni in tempi strettissimi ed attraversando con i Granatieri del 1° reggimento sulla piazza di Roma la vigilanza presso siti sensibili quali Ambasciate e nodi ferroviari in concorso con le forze di Polizia.

Da quel giorno, i Granatieri di Sardegna - intesi come gli effettivi ai Reparti della Brigata senza distinzione di specialità - sono sempre stati impiegati in operazione, con un impiego medio di 500 unità, equamente divise fra il 1° reggimento "Granatieri di Sardegna", il reggimento "Lancieri di Montebello" 8°, il Reparto Comando e Supporti Tattici "Granatieri di Sardegna" e il 2° battaglione Granatieri "Cengio” di stanza a Spoleto (unico presidio militare operativo nella regione Umbria).

Strade Sicure Brigata Granatieri Sardegna

Impegno durato fino al 15 gennaio 2019: da quel giorno, la Granatieri di Sardegna ha ceduto il Comando dell’operazione sulla piazza di Roma per prepararsi ai futuri impegni operativi che si profilano all'orizzonte.

Sicuramente molto positivo, il bilancio dei 19 mesi di Comando Raggruppamento dei Granatieri di Sardegna, vista la mole di eventi occorsi, che hanno contribuito non poco alla crescita umana e professionale di tutti gli uomini e le donne impiegati in operazione.

I numeri sono infatti impressionanti: dal 1° luglio 2017 - giorno dell'assunzione del Comando del Raggruppamento "Lazio-Umbria-Abruzzo" ci sono stati circa 300.000 controlli e identificazioni, circa 280 arresti e oltre 30 chili di droghe sequestrate in concorso con le Forze di Polizia.

Numeri importanti grazie all'apporto significativo di tutte le unità che, di volta in volta, si sono avvicendate nel Raggruppamento: circa 8000 uomini e donne, appartenenti a tutti i Reparti e le specialità dell'Esercito Italiano.

Bersaglieri, Paracadutisti, Alpini, Lagunari, Artiglieri eccetera (oltre ai citati militari della Brigata Granatieri)... tutti, nessuno escluso, hanno contribuito all'assolvimento della missione, sfruttando le specifiche caratteristiche (esperienza, preparazione operativa eccetera) delle rispettive specialità, fondamentali per aumentare la Sicurezza Nazionale e la stessa percezione dei cittadini che hanno visto negli uomini e nelle donne dell’Esercito una presenza rassicurante ed al loro servizio.

Nello specifico, il Raggruppamento "Lazio-Umbria-Abruzzo" è stato composto da circa 2000 uomini ed donne e ha operato nell'area centrale della Penisola, con la responsabilità di obiettivi sensibili in Umbria (Basiliche Giubilari e obiettivi sensibili, in Abruzzo (Centro di Telecomunicazioni satellitari di Ortucchio) e soprattutto nella città di Roma che, per via dell'alta visibilità, della risonanza mediatica e della presenza delle più importanti sedi istituzionali e di Governo, ha da sempre rappresentato il massimo sforzo del Raggruppamento.

Il cuore pulsante dell'intero Raggruppamento è senz'altro la Sala Operativa, situata nella caserma "Gandin" in Roma dove, grazie all'esperienza del personale effettivo al Comando Brigata "Granatieri di Sardegna", da oltre 10 anni l'operazione viene gestita e coordinata senza soluzione di continuità, con il monitoraggio continuo di tutte le attività sul terreno e con la gestione diretta degli eventi e delle emergenze.

Numerose sono state le sfide affrontate dalla Brigata "Granatieri di Sardegna" nel periodo di Comando del Raggruppamento: dalla modifica delle Consegne del servizio (che necessitavano di aggiornamenti e miglioramenti), avvenuta nel settembre 2017 di concerto con il personale della Prefettura di Roma, al focus sullo stato psico-fisico del personale ed al loro equipaggiamento, operando sia per la sicurezza delle aree da vigilare che per il benessere del personale dipendente, vera e propria risorsa imprescindibile per il successo dell'operazione.

Impossibile elencare tutti i molteplici risultati operativi raggiunti in questo periodo, tuttavia è giusto evidenziare quelli più significativi: quale l'intervento nella pineta di Castel Fusano (situata fra la città di Roma ed il litorale di Ostia) nell'agosto del 2017 quando, in seguito agli incendi che stavano devastando la pineta, è stato richiesto dal Comune di Roma l'intervento dell'Esercito per fronteggiare l'emergenza.

Sono stati così impiegati a Castel Fusano i Bersaglieri del 7° reggimento di Altamura, tenendo conto, in fase decisionale, delle rinomate caratteristiche operative della  specialità: rivelandosi un incredibile successo sia per la sicurezza della pineta che per l'immagine dell'Esercito Italiano, con l'attenzione dei principali media nazionali catalizzata, per più di un mese, sull'ottimo lavoro svolto dai “fanti piumati”, successivamente affiancati da pattuglie a cavallo del reggimento "Lancieri di Montebello" 8° (prima volta dell'impiego di quadrupedi nella storia dell'operazione "Strade Sicure").

Nello stesso periodo, a seguito dell'attentato di Barcellona del 17 agosto 2017, la Questura di Roma ha deciso di rinforzare le misure di sicurezza presso le aree centrali della città, quelle altamente simboliche e con monumenti di fama mondiale: Colosseo, Arco di Costantino e Altare della Patria.

Prontamente, la Cellula G3 del Raggruppamento si è attivata per rafforzare quei siti che vedevano i militari più esposti; con l’installazione di numerose fioriere presso l'area del Colosseo in stretta sinergia con il Comune di Roma, al fine di rallentare e scoraggiare eventuali incursioni terroristiche (tali barriere sono presenti ancora oggi)tra i tanti interventi non strettamente correlati ad attività di sicurezza, impossibile non citare l'atto di eroismo dei due militari inquadrati nel Raggruppamento che in data 1° dicembre 2018, durante il servizio di vigilanza presso l'Ambasciata USA presso la Santa Sede, hanno visto avvicinarsi due genitori disperati poichè il loro neonato stava soffocando a causa di un rigurgito: i due militari sono prontamente intervenuti attuando le tecniche respiratorie anti soffocamento (apprese dagli stessi durante le lezioni di Basic Life Support, cardine dell'approntamento per essere immessi in operazione).

Grazie a questo intervento precedente all'arrivo dell'ambulanza, la vita del bambino è stata salvata, sotto gli occhi increduli dei genitori, che non hanno smesso di ringraziare e che non dimenticheranno mai questi "angeli in mimetica".

A loro è andato il sentito e orgoglioso ringraziamento del Comandante della Brigata e di tutto il Comando Raggruppamento, per via della professionalità e delle non comuni capacità di reazione mostrate dai due militari che, oltre a salvare una vita umana, hanno accresciuto il prestigio dell'Esercito che ha sempre creduto nella validità dell’addestramento quale attività imprescendibile per operare sia in Patria che in particolare nella missione di homeland security.

L'operazione “Strade Sicure” è un’operazione complessa, ma al tempo stesso affascinante ed ha richiesto il massimo impegno da parte di tutte le componenti della Brigata durante questi ultimi 19 mesi che hanno portato a eccellenti risultati e che proiettano la Brigata "Granatieri di Sardegna" nei prossimi ambiziosi impegni confermando il motto "Noi ci siamo sempre di più insieme

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