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Cronaca Monti

Prostituzione a Monti, dalla Roma augustea ai giorni nostri

In età romana il quartiere si chiamava 'Suburra' ed era fitto di bordelli e locande malfamate. E proprio come oggi le meretrici sostavano davanti all'uscio per attirare i clienti

La storia che lega il rione di Monti alla prostituzione affonda le sue radici nella Roma augustea. Allora il quartiere era molto diverso; la parte alta del rione (dalle Terme di Diocleziano alla Suburra) era costituita da domus signorili e denominata Vicus patricius (oggi Via Urbana), mentre nella parte bassa e pantanosa - la Suburra, appunto - vivevano i plebei, e la zona era fitta di lupanare e locande malfamate.

Monti era insomma uno dei quartieri a più alta presenza di bordelli, già nell’antica Roma. Il termine lupanare deriva da lupa, prostituta: erano insomma dei postriboli in piena regola, ma non bisogna pensare necessariamente alle case chiuse della nostra storia recente. Il termine postribolo, infatti deriva da pos situm, stare sulla porta. Le donne sostavano sull’uscio in attesa del cliente, suppergiù come accade ancora oggi. La maggior parte dei bordelli erano una sorta di piccole aziende dove il padrone faceva lavorare due o tre schiave come prostitute oppure ricavava un reddito con l'affitto della cella meretricia a donne libere.

I romani, a quanto pare, erano più furbi di noi. Avevano infatti inventato una scappatoia per salvare la morale e nello stesso tempo tassarla: per le donne che lavoravano nei postriboli istituirono un registro, quello degli edili, che tuttavia era il medesimo per tutti gli addetti ai servizi pubblici. Va detto che tra i quartieri della capitale in cui si esercitava il meretricio, il rione Monti era tra i più sudici, e poco frequentato dalle persone di alto rango.
Il motivo è semplice. Sebbene in termini di morale gli antichi romani fossero più aperti di noi, il disdoro passava non tanto nell’atto di frequentare una prostituta, quanto nel luogo: gli aristocratici erano evidentemente liberi di patrocinare gli incontri alle terme, ma rischiavano la loro reputazione se avessero messo piede in un bordello.Anche in questo Monti è rimasta uguale, metà borghese e metà borgatara.

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