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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Piazzale Clodio

Stefano Cucchi: "Morte improvvisa per epilessia, nessun nesso con le lesioni"

Questa la causa più attendibile della morte del geometra di Tor Pignattara per gli i periti nominati dal Gip ma "non è possibile formulare certezze"

Stefano Cucchi morì molto probabilmente a causa di una "improvvisa e inaspettata" epilessia, a cui hanno contribuito sia il passato da tossicodipente che la "condizione di severa inanizione" (ovvero deperimento causato dall'assenza di alimentazione) patita dal giovane negli ultimi giorni prima della morte. Lo scrivono i periti nella relazione che conclude di fatto l'accertamento in incidente probatorio nell'inchiesta bis per la morte di Stefano Cucchi, avvenuta la notte tra il 15 ed il 16 ottobre del 2009 ad una settimana dal suo arresto per droga. Dunque nessun nesso, secondo i tecnici, tra il violento pestaggio a cui è stato sottoposto Cucchi e la sua morte.  

"Le lesioni riportate da Stefano Cucchi dopo il 15 ottobre 2009  - si legge nella perizia - non possono essere considerate correlabili causalmente o concausalmente, direttamente o indirettamente anche in modo non esclusivo, con l'evento morte". 

I 4 esperti sono stati nominati dal giudice Elvira Tamburelli. Indagati sono 5 carabinieri accusati di lesioni e abuso d'autorità; e due di loro per falsa testimonianza. Secondo gli esperti guidati da Introna due sarebbero le ipotesi prospettabili: una riconducibile all'epilessia e l'altra alla frattura alla vertebra sacrale.

La prima, per i periti più attendibile, "è rappresentata da una morte improvvisa ed inaspettata per epilessia" per la quale "la tossico-dipendenza di vecchia data può aver svolto un ruolo causale favorente per le interferenze con gli stessi farmaci antiepilettici, alterandone l'efficacia e abbassando la soglia epilettogena".

E, "analogamente, concausa favorente può essere considerata la condizione di severa inanizione" che avrebbe avuto Cucchi. La seconda ipotesi "è correlata con la recente frattura traumatica di S4 associata a lesione delle radici posteriori del nervo sacrale".
 

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