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Cronaca Esquilino / Piazza dei Cinquecento

Termini, la Polfer si difende: "La stazione è controllata, si pensi a mettere tornelli"

A parlare è Armando Riccardo, agente della Polfer e segretario provinciale dell'Ulps (Unione Lavoratori Polizia di Stato). "Denunce e arresti sono all'ordine del giorno, servono interventi strutturali"

L'intera area della stazione, dalle banchine dei treni a quelle della metro, è oggetto di continui furti, estorsioni, molestie, ai danni delle centinaia di migliaia di passeggeri che ogni giorno entrano ed escono dallo scalo. Chi reagisce si prende sputi e insulti, chi sta zitto e soccombe paga il 'pizzo'. Termini è il terzo mondo, serve riportarvi sicurezza e ordine pubblico, e su questo l'opinione sembra unanime.  

Il gip Rosaria Monaco, nell'ambito di un'inchiesta sullo stupro di una turista inglese in stazione avvenuto a fine maggio, ha inviato un'ordinanza al primo cittadino, con l'invito a incrementare "agenti e vigilanza". Da qui la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza e il polverone mediatico sulla stazione infernale. Ma il problema, a detta di chi tutti i giorni quelle scene di microcriminalità se le vede sotto il naso e ci combatte, è un altro. 

"Termini è controllatissima, ci sono almeno duecento uomini tra Polfer e Carabinieri che pattugliano costantemente lo scalo. Ogni giorno vengono denunciati e arrestati decine e decine di stranieri che vengono in stazione apposta per delinquere, perchè qui si può". A parlare è Armando Riccardo, segretario provinciale dell'Ulps (Unione Lavoratori Polizia di Stato) nonchè agente della Polfer, assistente capo della squadra giudiziaria. 

In che senso "qui si può"? "La gestione generale non funziona, in altre stazioni italiane usano strumenti che si sono rivelati nel tempo efficaci deterrenti per allontanare un certo tipo di delinquenti". No, non è benaltrismo spicciolo. Riccardo qualche idea per facilitare il lavoro delle forze dell'ordine la suggerisce realmente. "Perché non pensare a tornelli per riservare l'accesso ai binari solo ed esclusivamente agli aventi biglietto? A Firenze li hanno messi, e sono in programma in diversi scali ferroviari". 

E ancora, "perché sono stati tolti i carrelli per i bagagli? Ai turisti con più di una valigia farebbero comodo, e magari non seguirebbero i rom che si propongono come facchini e che poi chiedono i soldi". Soluzioni di tipo strutturale, barriere per isolare i binari del treno e tenere lontani gli 'intrusi' e "più vigilanza da parte delle Ferrovie dello Stato", perché le situazioni da tenere sotto controllo sono tante.  

Ci sono i questuanti che assediano le macchinette dei biglietti, i ladri che approfittano della calca perenne per sfilare portafogli e borse, quelli appostati alle portiere dei treni per afferrare i bagagli prima che parta il convoglio. E chi prende di mira i torpedoni che sostano in via Giolitti, partendo all'attacco nei pochi minuti in cui i passeggeri ripongono le valigie nel porta bagagli del bus. "I controlli ci sono, basta guardare i dati depositati nell'ufficio denunce della stazione. Decine e decine di fermi e arresti giornalieri. Cosa dobbiamo fare di più?". 

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