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Cronaca Via Ranuccio Bianchi Bandinelli

Spari contro auto poliziotto: scambio di persona o avvertimento al figlio

Indagini a tutto campo da parte degli uomini della squadra Mobile dopo che una moto ha sparato contro una Chrysler con alla guida un agente del Ministero degli Interni e suo figlio di 30 anni. L'episodio in pieno giorno in via Bandinelli, zona Gregna Sant'Andrea-Romanina

Uno sparo contro l'auto di un agente di polizia con a bordo anche il figlio trentenne. E il proiettile solo per poco ha mancato il bersaglio. Sembra non esserci ancora una spiegazione all'aggressione avvenuta nel pomeriggio del 27 settembre in via Ranuccio Bianchi Bandinelli, in zona Gregna Sant'Andrea-Romanina, subito dopo l'uscita dal Grande Raccordo Anulare.

IL FATTO - Due uomini in sella a uno scooter e con il volto coperto da caschi integrali hanno affiancato l'auto con a bordo padre e figlio, un 50enne e un 30enne, sparando un colpo di pistola contro il parabrezza al centro. Il proiettile, fortunatamente, non ha colpito nessuno dei due e si è conficcato nel cruscotto. L'auto ha inchiodato e i due sono fuggiti.

MOVENTE - Sono scattate subito le indagini ed i rilievi della polizia scientifica. Un episodio che dà l'idea di un avvertimento ma non ha ancora un movente. Il cinquantenne è un poliziotto in servizio al Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell'Interno, ma al momento, pur non escludendo alcuna pista, è difficile ipotizzare che l'uomo fosse il vero bersaglio degli aggressori.

IPOTESI INVESTIGATIVE - Lo stesso poliziotto ha escluso di aver avuto diverbi per motivi stradali durante il tragitto. Le indagini si stanno concentrando soprattutto sul figlio trentenne, incensurato, e sulla sua recente vita privata per capire se avesse problemi con qualcuno che si è spinto ad un'aggressione del genere. Le ipotesi potrebbero andare da un problema di debiti di gioco o un movente passionale. Ma potrebbe esserci stato anche uno scambio di persona.

AUTO DI UNA ONLUS - L'auto utilizzata dall'agente è di una onlus per cui lui collabora e non quella da lui utilizzata abitualmente. Anche il figlio era a bordo casualmente. La polizia sta anche vagliando le immagini delle telecamere che hanno registrato il flusso del traffico intorno alle 15 dentro e fuori dal Raccordo, per capire il tragitto dei due a bordo della moto.

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