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Cronaca Ostia

Ostia: nuovo colpo al clan Spada, sequestrati 19 milioni di beni nell'operazione Apogeo

Dalle prime luci dell'alba, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito 5 decreti di sequestro di beni

Maxi sequesto al clan Spada di Ostia. Dalle prime luci dell'alba, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno condotto un blitz nel quadrante di Ponente del litorale dando esecuzione a cinque decreti di sequestro di beni, emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale nei confronti di altrettanti esponenti di spicco del clan Spada, per un valore complessivo pari a quasi 19 milioni di euro.

L'operazione Apogeo a Ostia

L'operazione Apogeo, questo il nome del blitz delle Fiamme Gialle, è il frutto di un'articolata indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, nel cui ambito gli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno ricostruito la carriera criminale dei vertici del clan, i quali hanno accumulato, nel tempo, un vastissimo patrimonio mobiliare e immobiliare assolutamente sproporzionato rispetto agli irrisori redditi dichiarati.

Pertanto, in applicazione delle norme in materia di misure di prevenzione contenute nel 'Codice Antimafia', i Finanzieri hanno proposto all'Autorità Giudiziaria il sequestro di ricchezze acquisite "con i proventi dei traffici delittuosi cui i proposti sono stati abitualmente dediti".

Il business del clan Spada 

Gli approfondimenti economico-patrimoniali condotti nei confronti del capoclan Carmine Spada alias 'Romoletto', nonché di Ottavio Spada, Armando Spada, Roberto Spada e Claudio Galatioto, hanno preso le mosse dalle operazioni Eclisse e Sub Urbe, nel cui contesto è stata documentata l'operatività del sodalizio nel territorio lidense, identificandone i capi e raccogliendo "rilevanti fonti di prova in ordine al sistematico esercizio dell'intimidazione", all'esazione del pizzo e alla commissione di plurimi fatti di estorsione, usura, traffico di droga e fittizia intestazione di beni, quest'ultima strumentale al controllo di molteplici attività economiche nei più disparati settori commerciali.

Il potere criminale Carmine e Roberto Spada

Il carattere mafioso dell'organizzazione è stato recentemente confermato dalla Corte di Cassazione in sede di pronuncia sul ricorso avverso un provvedimento del Tribunale del Riesame relativo alla nota aggressione perpetrata da Roberto Spada, nel novembre del 2017, ai danni di una troupe della Rai nei pressi della palestra Femus Boxe di Ostia (oggi sottoposta a sequestro), di proprietà dello stesso pregiudicato.

L'associazione capeggiata da Romoletto, per lungo tempo gregaria della consorteria dei Fasciani, ha prepotentemente affermato la propria egemonia territoriale nell'area del litorale romano all'indomani delle operazioni Nuova Alba e Tramonto che hanno smantellato quel sodalizio mantenendo, tuttavia, solide relazioni con esponenti di spicco del predetto gruppo malavitoso, al quale gli alleati Spada hanno destinato parte dei loro introiti per il sostentamento del boss Carmine Fasciani, attualmente detenuto.

Ecco come il clan Spada si è preso Ostia 

L'operazione Apogeo a Ostia

Il maxi sequestro al clan Spada

Dagli accertamenti delle Fiamme Gialle è emerso che i vertici del clan, oltre a palesare un tenore di vita del tutto incoerente rispetto alle loro capacità reddituali, hanno "inquinato" l'economia legale di Ostia, reimpiegando i profitti delle reiterate condotte illecite attraverso la costituzione, tramite "compiacenti prestanome", di una serie di imprese e associazioni sportive dilettantistiche utilizzate per la gestione di palestre e scuole di danza.

Aderendo in toto alle prospettazioni investigative, il Tribunale di Roma ha disposto il sequestro dei seguenti beni, riconducibili ai proposti anche se in gran parte intestati ad altre 47 persone (familiari e terzi), apparentemente estranee al contesto criminale: "patrimonio aziendale e relativi beni di 18 società e 4 ditte individuali, nonché il 40% del capitale sociale di un'ulteriore società, operanti nei settori 'bar e somministrazione di alimenti e bevande', 'panificazione', 'commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture e di autoveicoli leggeri', 'costruzioni edifici residenziali e non', 'vendita al dettaglio di carburanti', 'sale giochi e biliardi', a Roma (per lo più a Ostia) e in provincia di Frosinone; patrimonio aziendale e relativi beni di 6 associazioni sportive/culturali, ubicate a Ostia; 4 immobili, siti a Roma e Ardea (RM); 15 autoveicoli e 1 motoveicolo; rapporti bancari/postali/assicurativi/azioni.

L'odierna operazione rappresenta l'ennesima testimonianza della costante ed efficace opera svolta dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Guardia di Finanza di Roma ai fini dell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati da soggetti "socialmente pericolosi".

Le immegini del blitz: il video

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"Il clan Spada non è sconfitto"

"Con questa operazione non si può dichiarare sconfitto il clan Spada. La strada è ancora lunga, nel senso che da cinque anni stiamo lavorando passo dopo passo per contrastare le presenze dei gruppi criminali sul territorio di Ostia", ha spiegato il procuratore aggiunto della Dda di Roma, Michele Prestipino. "Abbiamo già concluso diversi processi, qualcuno con sentenza già passata in giudicato. L'esperienza insegna - ha spiegato Prestipino - che non c'è mai una sola attività che è conclusiva e che segna la sconfitta definitiva di un'organizzazione criminale. Il segreto è quello della continuità, della presenza continua dell'attività dello Stato sul territorio. Ovviamente io parlo dell'attività che riguarda la Procura della Repubblica e delle forze di polizia che sono attività di natura repressiva, poi tutti sappiamo che questa da sola non basta per segnare la sconfitta delle mafie", ha concluso il procuratore. 
 

I commenti di Raggi e Salvini

"Ringrazio per l'operazione la Guardia di Finanza e il Tribunale di Roma. Le istituzioni sono unite contro l'illegalità. A Ostia non c'è spazio per la criminalità", ha commentato la sindaca di Roma Virginia Raggi su Twitter con hasthag #NonAbbassiamoLoSguardo. Quasi in contemporanea è arrivato anche il posto del Ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Notizie come questa fanno cominciare bene la giornata".

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