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Cronaca Tor Bella Monaca / Via Giacinto Camassei

Tor Bella Monaca, bunker dello spaccio a via Camassei: residenti prigionieri del 'sistema'

Ancora blindato il civico 29/B con gli abitanti costretti a chiedere il permesso per entrare ed uscire da casa loro. Apprensione per una nuova piazza dello spaccio alla torre del civico 43 della stessa via

Prigionieri nelle loro stesse case in ostaggio della criminalità. Costretti a chiedere il permesso per entrare ed uscire dai loro appartamenti alla vedetta di turno. Ad essere sequestrati dagli spacciatori gli abitanti del civico 29/B di via Giacinto Camassei, a Tor Bella Monaca, Torre di alloggi popolari conosciuta alle cronache come il bunker dello spaccio. Una situazione che si protrae da due anni con l'organizzazione che gestisce il fiorente spaccio della strada che ha, per l'ennesima volta, blindato il palazzo oscurando i vetri e mettendo a guardia dell'entrata dello stesso pali e vedette.

PRIGIONIERI DA DUE ANNI -  Due anni da incubo che già nel mese di ottobre del 2015 avevano portato alla liberazione degli inquilini, con gli agenti del Reparto Volanti che buttarono giù le blindature di cui erano prigionieri gli abitanti del popolare e popoloso quartiere del VI Municipio delle Torri. Liberati una prima volta "il sistema" ha però ristabilito le sue regole portando alla realizzazione di una nuova fortezza blindata, al fine di rendere difficili i blitz delle forze dell'ordine che negli ultimi 24 mesi hanno proseguito ad arrestare pusher, fornitori, vedette e sodali dell'organizzazione che sono soliti nascondere la droga svolgendo il lavoro della cosiddetta "retta". 

RESIDENTI PRIGIONIERI - Una piazza di spaccio H24 con orari diversi a seconda del tipo di cliente. La mattina la vendita è quella dell'eroina (favorita anche dalla vicinanza con il camper di Villa Maraini, separato da un prato da via Camassei), con i tossicodipendenti a cui vengono forniti lacci emostatici e siringhe pulite nell'ambito di un progetto decennale per la riduzione del danno. A partire dalle 19:00 cambia il tipo di merce da spacciare, con i pusher che vendono soprattutto cocaina, ma anche marijuana ed hashish. Un palazzo dello spaccio di giorno e di notte dove ad avere la peggio sono proprio gli onesti residenti di via Giacinto Camassei, costretti a chiedere il permesso sia per entrare nella strada che per uscire ed entrare dalle loro abitazioni.

NUOVA PIAZZA DELLO SPACCIO - Ma se, purtroppo, la situazione del 29/B della strada posta dietro via dell'Archeologia, è conosciuta da tempo, un'altra piazza dello spaccio ha aperto in un altro palazzo popolare, al civico 43, con gli spacciatori che svolgono soprattutto lavoro notturno, cominciando la vendita dalle 19:00 sino alle prime luci dell'alba. Un vero e proprio 'Sistema', come quelli resi noti al pubblico in serie televisive come "Gomorra" o "Romanzo Criminale".

MANUTENZIONE ORDINARIA - Proprio in via Camassei gli spacciatori infatti, oltre ad aver sequestrato i residenti, hanno stabilito una sorta di pax implicita, con i reggenti del sistema che, oltre a blindare il palazzo ed oscurare i vetri, si prendono carico della manutenzione ordinaria della Torre (con le buone o le cattive maniere), tinteggiando i muri delle scale e gli androni dell'immobile. 

LETTERA ANONIMA - Protagonisti loro malgrado di questa situazione sono come detto proprio gli assegnatari degli alloggi popolari delle Torri scelte come piazze blindate dello spaccio. Cittadini sequestrati e prigionieri in casa loro che stanno preparando una lettera anonima di denuncia da inviare in Questura e ad alcune testate giornalistiche nazionali e cittadine. Una lettera nella quale i cittadini spiegano come da due anni a questa parte siano alle prese con un incredibile via vai di tossicodipendenti e clienti che affollano a tutte le ore del giorno e della notte via Camassei. 

ABBANDONO DELLE CASE - Un vero e proprio paradosso, quello vissuto dai residenti della strada della periferia est della Capitale, passati dalla gioia dell'assegnazione di una casa popolare, alla necessità di dover abbandonare quegli stessi appartamenti dove sono stati 'sequestrati dal sistema'. Lasciate vuote le case queste però vengono in parte occupate proprio dai sodali dell'organizzazione criminale che gestisce lo spaccio, che ci mettono dentro persone che lavorano per la stessa causa.

OSTAGGIO DELLA CRIMINALITA' - I residenti  sono divenuti con il passare dei mesi "ostaggio della criminalità", senza avere più la libertà di poter entrare ed uscire da casa, anche a causa della mancanza di chiavi necessarie ad aprire i portonicini blindati costruiti a difesa della piazza dello spaccio. Un situazione assurda con gli abitanti che devono chiedere di volta in volta il permesso per fare qualsiasi cosa, andare a lavoro, portare i figli a scuola, uscire a fare la spesa, in attesa dell'ok della vedetta di turno. Stesso problema anche fuori dalle Torri, con i residenti costretti a dare spiegazioni al 'palo' di turno del loro passaggio sulla strada, senza considerare il degrado che regna a causa della presenza in strada di siringhe sporche di sangue. Una vera e propria organizzazione criminale che, se da una parte fornisce 'lavoro' a tutti coloro che la gestiscono, dall'altra ha reso la vita dei residenti un vero e proprio inferno, raggiunto direttamente dal paradiso di aver ottenuto un alloggio popolare. 
 

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