rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Tor Bella Monaca / Via Giacinto Camassei

"Stiamo lavorando da qui non si entra": arrestato pusher a Tor Bella Monaca

Ancora un blitz nel fortino dello spaccio di via Camassei. Cambiate le serrature i residenti dovevano chiedere permesso agli spacciatori per entrare in casa propria

Ostaggi dei pusher in casa propria. Questa la situazione assurda in cui si sono ritrovati un'altra volta gli abitanti di una palazzina di via Giacinto Camassei a Tor Bella Monaca. Uno stabile dove vivono decine di residenti in balia a tutte le ore del giorno e della notte di spacciatori che, al fine di intralciare eventuali blitz delle forze dell'ordine, mettono catene e cambiano le serrature al portone d'ingresso dello stabile, con l'aggiunta di 'sentinelle' pronte a segnalare l'arrivo di polizia e carabineri. 

LAMENTELE DEI CITTADINI - Un fortino espugnato diverse volte dagli agenti del Reparto Volanti di via Genova, dove non si ferma però la piazza dello spaccio. Nonostante arresti ed ingenti sequestri di droga ed armi i pusher non hanno mai interrotto la loro attività, a partire dalle prime ore del mattino. Una situazione che conoscono bene gli agenti di polizia che, dopo l'ennesima segnalazione dei cittadini costretti a chiedere il permesso ai pusher per entrare in casa loro, hanno effettuato un nuovo blitz, arrestando l'ennesimo spacciatore, un romano di 19 anni residente in zona Borgata Finocchio. 

SPACCIO DI PRIMO MATTINO - Il blitz degli agenti delle Volanti, diretti dal dottor Giuseppe Amoruso, alle 8:30 del mattino del 10 settembre quando i poliziotti hanno sopreso lo spacciatore alle spalle, senza che questi si accorgesse del loro arrivo. Fermato dalle forze dell'ordine il 19enne ha mostrato subito del nervosismo. Perquisito è stato trovato in possesso di alcune dosi di hashish nel marsupio e di 750 euro 'cash', evidente provento dell'attività di spaccio. 

CHIAVI NEL MARSUPIO - Nello stesso marsupio gli agenti di polizia hanno poi trovato tre mazzi di chiavi ed una chiave di una serratura blindata. Le prime due chiavi sono risultate poi essere quelle dei portoni e delle catene con i quali i pusher avevano messo in ostaggio i residenti della palazzina di via Giacinto Camassei. Rimasta solo la chiave del portone blindato, in relazione alla quale il 19enne non ha voluto fornire indicazioni, gli investigatori hanno quindi proseguito le ricerche provandola in tutte le toppe dei portoncini dello stabile di Tor Bella Monaca. 

DROGA NELL'APPARTAMENTO - Dei tentativi che hanno dato i loro frutti quando la chiave ha aperto il portoncino di un appartamento. Entrati nell'abitazione gli agenti hanno trovato sul tavolo di ingresso quattro buste di plastica (di cui due vuote), una contenente 25 bustine di cocaina e l'altra 18 di eroina. Su ogni busta erano inoltre scritte delle cifre: "3010, 2145, 1130 e 2000", ad indicare presumibilmente gli euro da guadagnare con la vendita della droga. 

SOLDI IN CASA - Scattata la perquisizione nell'abitazione del 19enne, con l'ausilio del cane antidroga, gli agenti non hanno trovato sostanza stupefacente ma 1400 euro in contanti, possibile provento dell'attività di spaccio. Effettuata la perizia tecnica sulla droga (38 grammi di cocaina, 104 di eroina e 7 di hashish), il pusher è stato poi arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Stiamo lavorando da qui non si entra": arrestato pusher a Tor Bella Monaca

RomaToday è in caricamento