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Cronaca

Cave: sgominato giro di spaccio a conduzione familiare, 6 indagati

Le indagini sono partite in seguito all'omicidio di Goffredo Farinacci avvenuto nel 2010 a Cave. Già allora si intuì che l'assassinio poteva essere nato nell'ambito del narcotraffico

L’attività investigativa che ha portato a sei fermi nasce all’indomani dell’omicidio di Goffredo Farinacci, avvenuto a Cave la notte del 2 novembre 2010.
Quella notte quattro giovani, in breve tempo individuati ed arrestati (tre condannati all’ergastolo ed uno a 20 anni), nel corso di una delle loro solite scorribande, saturi di alcool e droga, si accanirono, vittima di uno scambio di persona, su Farinacci, consigliere comunale e presidente della locale Pro loco, picchiandolo selvaggiamente, per poi finirlo con tre colpi di pistola e, non contenti, dandolo alle fiamme. In quella circostanza emerse che l’efferato fatto di sangue, consumatosi, proprio davanti alla casa di uno spacciatore, stamane colpito dal provvedimento cautelare, poteva essere maturato nell’ambito del narcotraffico locale.

Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Palestrina che ne derivarono, protrattesi fino alla primavera del 2011, hanno poi dimostrato che gli odierni indagati, destinatari delle misure cautelari in argomento, erano in effetti protagonisti di una attività di spaccio sistematica, a conduzione sostanzialmente familiare (quattro degli indagati sono cognati), che si svolgeva, con ruoli diversi, in un ambito ristretto, prevalentemente nei comuni di Cave, Palestrina e Zagarolo e che aveva presupposto la creazione ed il consolidamento di una rete di assuntori.

Per questo alle prime luci dell'alba di oggi i Carabinieri della Compagnia di Palestrina, coadiuvati dal Nucleo Cinofili Carabinieri di Santa Maria di Galeria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale Tivoli a carico di sei persone (si tratta di quattro uomini,tra cui un albanese, e di due donne), di cui tre colpite da ordine di custodia cautelare e tre da obbligo di dimora, ritenute a vario titolo, responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Nella rete dei Carabinieri, nel corso delle indagini, sono finite complessivamente,  una decina di persone, di cui due arrestate ed altrettante denunciate, ed il sequestro di decine di dosi di sostanza stupefacente.
 

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