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Cronaca Appio Latino / Via Tommaso da Celano

Spaccata all'Appio: bancomat e carroattrezzi trovati alla Caffarella

Il furto alla Banca Marche di via Tommaso Da Celano. Per guadagnarsi la fuga ed ostacolare l'intervento delle forze dell'ordine la banda ha spostato alcune auto al centro delle strada

Ancora una spaccata notturna in una banca della Capitale. A svegliare gli abitanti dell'Appio Latino il frastuono fatto da un carroattrezzi usato come 'ariete' per distruggere la vetrina blindata che conteneva il dispositivo Atm della Banca Marche di via Tommaso da Celano. L'allarme antifurto è scattato intorno alle 3:30 della notte tra domenica e lunedì, quando un furgone di colore bianco ha spaccato la vetrata della filale dell'istituto bancario fuggendo poi con la cassaforte assieme ad un furgone Iveco usato come supporto dalla banda di malviventi. 

AUTO IN MEZZO ALLA STRADA - Un colpo rapido, studiato nei dettagli. La banda infatti, prima di entare fragorosamente in azione, ha spostato alcune auto in sosta mettendole in mezzo alla strada al fine di ostacolare l'arrivo delle forze dell'ordine. Dua vetture, una lasciata in mezzo all'incrocio tra via Latina e via Da Celano e l'altra all'intersezione fra quest'ultima strada e via Ferdinando Gregorovius. 

IN FUGA CON LA CASSAFORTE - Una volta prese le dovute cautele la banda ha poi spaccato la vetrina della banca posta al civico 80 di via Da Celano, caricando il dispositivo Atm sul carroattrezzi e allontanandosi velocemente a bordo di due mezzi. Scattata l'allerta sul posto sono intervenute le volanti della polizia e le autoradio del commissariato San Giovanni che, appurata l'avvenuta spaccata in via Da Celano, hanno cominciato la caccia alla banda. 

CASSAFORTE E CARROATTREZZI AL PARCO DELLA CAFFARELLA - Le ricerche dei malviventi hanno dato un primo risultato poco dopo le 4:00 quando la volante della polizia è riuscita a trovare il carroattrezzi usato per la spaccata (con caricata ancora la cassaforte) all'interno del Parco della Caffarella. Apparentemente integro il dispositivo Atm è stato riconsegnato al direttore della Banca Marche. Gli investigatori di polizia hanno poi acquisito le immagini di videosorveglianza della Banca Marche al fine di individuare gli autori della spaccata. 

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