Via Cupa, è il giorno dello sgombero: migranti identificati, via le tende

Bonfica e sgombero dell'area con la rimozione delle tende e la pulizia dell'intera zona. Sono cominciate questa mattina alle 8:00 le operazioni di sgombero (disposte con ordinanza del Questore Nicolò D’Angelo, come deciso in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica) dei transitanti di via Cupa, con un centinaio di cittadini extracomunitari accompagnati a bordo di un autobus della polizia dalla tendopoli posta tra via Tiburtina e piazzale del Verano al centro d'identificazione di via Patino. 
 
BONIFICA DELL'AREA - Come comunica la Questura di Roma "sono attualmente in corso le valutazioni delle singole posizioni, al termine delle quali, gli aventi diritto saranno ricollocati nelle strutture di accoglienza appositamente messe a disposizione. La successiva verifica dei luoghi ha evidenziato una gravissima situazione di degrado che ha reso necessario richiedere l’intervento dei competenti uffici comunali per la bonifica e la pulizia dell’intera zona".

RIMOZIONE DI TENDE E BAGNI CHIMICI - Una operazione di sgombero proseguita per tutta la mattina con il personale dell’Ama che ha poi proceduto alla rimozione delle tende abusivamente installate sulla via ed al disallestimento di una cucina e di vari armadi di plastica utilizzati come dispense e depositi all’aperto. I bagni chimici saranno rimossi nel pomeriggio dall’azienda proprietaria. Sono in trattazione in totale 101 cittadini eritrei e 8 somali fra i quali 76 uomini , 24 donne e 1 minore. Per tutti è prevista l’accoglienza presso il centro di via del Frantoio o in altre strutture che la sala operativa sociale del Comune sta individuando".

BAOBAB EXPERIENCE - L'arrivo del Reparto Celere della polizia in via Cupa è stato subito reso noto da Baobab Experience, i volontari che stanno gestendo l'emergenza dei transitanti presenti con le loro tende nell'area di via Tiburtina. "La polizia ha cacciato tutti volontari di via Cupa ed è entrata al civico 1, abbandonato da dicembre - si legge sulle pagine facebook e twitter dei volontari -. La riconsegna al proprietario è la motivazione addottata da Tronca per la chiusura del vecchio Baobab e l'abbandono in strada di migranti". 

ATTO DI INUMANITA' - Una situazione, quella dei transitanti di via Cupa, divenuta l'emblema di un sistema di accoglienza romano e nazionale al collasso. "La polizia è ancora in via Cupa - scrivono ancora i volontari di Baobab Experience - mentre i migranti sono stati portati in Questura. Pare stiano attendendo i mezzi dell'Ama per lo sgombero delle tende senza che ci sia una soluzione alternativa. Andate a presidira - l'invito dei volontari - a testimoniare l'ennesimo scempio, l'ennesimo fallimento, l'ennesimo esempio di inciviltà politica, l'ennesimo atto di inumanità verso i più disperati. Queste sono le istituzioni che dovrebbero rappresentarci". 

IDEA DI ACCOGLIENZA - "Le tende che stanno portando via sono quelle donate dai cittadini, il cibo che stanno buttando è quello portato ieri da padre Konrad, l'elemosiniere del Papa. Questo è lo Stato che ci rappresenta. Peccato - concludono i volontari di Baobab Experience - non capiscono che la nostra idea di accoglienza e convivenza non riusciranno mai ad estirparla". 

Sgombero in via Cupa

I VOLONTARI NON MOLLANO - Nonostante lo sgomber i volontari di Baobab Experience annunciano di voler rimanre in via Cupa: "Lo sgombero continua ma noi restiamo.  E resteremo fino a sera e anche oltre, fin quando non si troverà una soluzione, fin quando ci sarà qualcuno che avrà bisogno di noi. Perché la promessa fatta a dicembre scorso resta valida, non lasceremo solo nessuno. Raggiungeteci, per darci manforte, solidarizzare, ragionare insieme sulle soluzioni possibili. Siamo tanti, siamo forti, siamo dalla parte giusta. C'è bisogno di tutti".

ACCOGLIENZA DIGNITOSA - Lo sgombero dell'area di San Lorenzo ha poi trovato il commento di Stefano Fassina, consigliere comunale di Sinistra x Roma e Giovanna Seddaiu, consigliera di Sinistra x Roma in II municipio: "Questa mattina c'è stato l'ennesimo intervento delle forze dell'ordine in via Cupa, con lo sgombero e l'identificazione dei migranti transitanti accolti dai volontari del Baobab. Dopo un anno di promesse da parte delle istituzioni, permane l'assenza di alternative alle tende per strada per l'accoglienza dei transitanti in continuo arrivo. È drammaticamente urgente  una risposta concreta da parte delle istituzioni nazionali e locali: Comune di Roma, Regione Lazio e Governo. Una risposta per evitare il concentramento dei migranti alla Stazione Tiburtina, così come avvenne lo scorso anno dopo lo sgombero di Ponte Mammolo, e per dare loro una accoglienza dignitosa. Invece, l'amministrazione cittadina ha gettato la spugna". 

BASTA SCARICABARILE - "La Regione Lazio si gira dall'altra parte, nonostante gli impegni presi da alcuni consiglieri regionali per l'utilizzo dell'ex centro ittiogenico. Il Governo nazionale, infine, scarica le sue primarie responsabilità sui sindaci. Basta scaricabarile. E' indecente - concludono Fassina e Seddaiu - che la Capitale d'Italia, che si vorrebbe olimpica, non abbia una struttura adeguata all'accoglienza dei migranti transitanti. I tre livelli di governo si coordinino per dotare Roma, come tutte le capitali europee, di una soluzione dignitosa". 

ESPERIENZA PREZIOSA - Sulla vicenda è intervenuto anche l'esponente di Sel Gianluca Peciola: "Una delle esperienze più preziose di accoglienza dal basso rischia di essere cancellata dalle azioni poliziesche e dalla codardia istituzionale dell'amministrazione capitolina. Roma Capitale addirittura, con l'assessore competente, ha abbandonato il tavolo di discussione sul futuro del Baobab. Campidoglio e Regione si mettano intorno ad un tavolo per trovare una soluzione dignitosa per i migranti e per dare un futuro al modello di accoglienza espresso dal Baobab". 

+++98 richiedenti relocation e protezione stanno per essere portati in via patini per ennesima identificazione+++ pic.twitter.com/5UqOiyx1nr

— Baobab Experience (@BaobabExp) 30 settembre 2016