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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Basilio

San Basilio, blindati e blocchi stradali per lo sgombero di una casa popolare: sospeso

Contro lo sgombero sono scese in strada decine di persone tra attivisti del sindacato Asia Usb e abitanti del quartiere. Dopo la sua sospensione, assemblea pubblica e corteo

Di nuovo blindati delle forze dell'ordine e barricate contro lo sgombero di una casa popolare. Dopo Torrevecchia e Primavalle, questa mattina è toccato a San Basilio, in via Loreto, in un appartamento abitato senza titolo da circa un anno da una famiglia con un bambino. “Senza questa casa finirebbero in mezzo a una strada” denunciano i presenti. Anche qui, come negli altri quartieri, a difesa dell'occupante si sono radunati gli attivisti del sindacato di base Asia Usb e decine di residenti.

Giovani, anziani, qualche bambino. "In strada oggi c'erano anche alcuni degli abitanti di case popolari, protagonisti delle storiche battaglie per il diritto alla casa di San Basilio così come di altre zone di edilizia pubblica come il Tufello" raccontano gli attivisti presenti. "Sono tutti preoccupati perchè si sentono toccati dallo stesso problema”.

Prima i blocchi stradali con i cassonetti dell'immondizia per impedire ai blindati dei Carabinieri di raggiungere l'abitazione. Poi un'assemblea pubblica a cui hanno partecipato decine di persone. Infine un corteo per le strade del quartiere che non si è dimenticato di fermarsi davanti alla lapide di Fabrizio Ceruso, il giovane che perse la vita durante gli scontri a difesa di un gruppo di case popolari occupate nel settembre del 1974. La gente è aumentata con il passare delle ore e lo sgombero, nel tardo pomeriggio, è stato sospeso. 

La protesta delle case popolari però non è finita. L'appuntamento è per la prossima settimana. “In programma c'è un'assemblea pubblica a San Basilio, proprio vicino a via Loreto, per fare il punto della situazione con tutti gli inquilini dei quartieri di edilizia residenziale pubblica” spiega Giacomo Gresta di Asia Usb. Il sindacato, lo scorso 14 maggio, aveva organizzato un presidio fuori dalla Regione per chiedere la sospensione degli sgomberi, la regolarizzazione degli inquilini senza titolo ma aventi diritto e l'impiego delle risorse disponibili per il risanamento dei caseggiati. “Ci avevano promesso che si sarebbero impegnati a congelare queste azioni in attesa di una soluzione condivisa” continua Gresta. “Ma fino ad oggi non si è fatto nulla. E di nuovo si sono presentati i blindati”.

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