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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca San Basilio / Via del Casale di San Basilio

Ex Penicillina, il ghetto ha le ore contate. Si avvicina lo sgombero, previste chiusure su via Tiburtina

Cartelli in strada, l'ordinanza che rimbalza di abitante in abitante e le ruspe in azione in via Tiburtina. Ormai la strada per lo sgombero è tracciata

Il ghetto di via Tiburtina ha le ore contate. Per l'ex fabbrica di Penicillina sembra ormai immininente lo sgombero. Le conferme sono ormai numerose e sembrano andare oltre le indiscrezioni che si sono susseguite negli ultimi mesi. Da tempo infatti si susseguono, parallele agli annunci del ministro degli Interni Matteo Salvini, voci sull'imminente intervento in via Tiburtina. Dieci giorni fa è arrivato il primo atto concreto, l'ordinanza firmata dalla sindaca Raggi, che spalancava le porte all'operazione. Atteso per questa settimana, il blitz avverrà la prossima settimana

L’ex Penicillina è una bomba ambientale

Davanti all'ex fabbrica sono comparsi dei cartelli che indicano il divieto di sosta e fermata da giorno 10 a giorno 12. Da ieri poi tra gli abitanti della zona, le varie associazioni e i sindacati, gira un documento della Questura di Roma che indica in lunedì 10 la data dello sgombero. In particolare è prevista la rimozione dei veicoli, a partire da domenica sera, nella zona di via Casale di San Basilio e su Tiburtina tra  via di Tor Cervara e via Casal de Pazzi. Inoltre è prevista anche l'interdizione totale al transito veicolare  della carreggiata direzione raccordo  tra civico 1020 e via Casale di San Basilio. In caso di necessità sarà possibile anche la chiusura della corsia opposta.

Le operazioni propedeutiche allo sgombero sono iniziate già nella giornata di mercoledì quando sono stati rimossi i rifiuti. Le ruspe sono impegnate a ripulire le aree antistanti la maxi struttura abbandonata e una squadra di operai è impegnata nel rafforzamento della recinzione. "La maggior parte degli occupanti è già andata via" hanno raccontato alcuni residenti a Roma Today. Altri invece hanno commentato: "Questo dimostra come sgomberare sia inutile perché si creano altri piccoli ghetti nelle zone limitrofe alla struttura". Intanto, in vista di quello che si annuncia uno sgombero imminente, il Comitato Nuova Penicillina ha organizzato per la giornata di venerdì 14 dicembre un convegno presso il "residence occupato” poco distante dalla struttura perché: "Vogliamo mettere al centro la rigenerazione urbana della struttura". Un appello all’umanità nei giorni scorsi era stato lanciato dagli occupanti stessi, molti rifugiati e richiedenti asilo che per la prima volta avevano deciso di parlare con i cittadini e con la stampa per ribadire: "Siamo esseri umani, viviamo qui perché non abbiamo scelta". Intanto, in attesa delle ruspe, il timore di molti resta lo stesso: "Sarà un’altra passerella politica che non porterà nessuna risoluzione ne per la struttura ne per gli occupanti".
 

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