E' iniziata oggi all'alba l'operazione di sgombero di uno dei campi nomadi più discussi e pericolosi della capitale. Questa mattina infatti gli agenti del VIII gruppo della polizia municipale hanno iniziato le operazioni di fotosegnalamento che precedo nei prossimi giorni il trasferimento degli abitanti del campo nomadi abusivo di via del Baiardo a Roma, in zona Tor di Quinto. Si tratta di un'operazione prevista dal piano nomadi.

Durante l'intervento è emerso che anche in via del Baiardo si svolgevano attività criminose legate all'affitto di 22 baracche dell'insediamento, che saranno smantellate. Alcuni dei presunti responsabili sono stati individuati: si tratterebbe di due serbi. Secondo quanto riferito dai vigili, arrivavano a chiedere 200 euro per l'affitto di una "stanza".

Sul posto gli agenti dell'VIII gruppo della polizia municipale diretti da Antonio Di Maggio e il delegato del sindaco di Roma alla Sicurezza, Giorgio Ciardi. "Qui c'era una situazione di pericolo", ha spiegato il presidente del XX Municipio Gianni Giacomini, che ha ringraziato il Comune, la polizia municipale e il Prefetto. Un racket delle baracche è emerso lo scorso 27 agosto al campo di via Ercole Morselli, capo dove è morto in un incendio il piccolo Mario.

Il presidente della commissione Politiche sociali Giordano Tredicine e il delegato del sindaco alla sicurezza Giorgio Ciardi in una nota hanno spiegato: "E' un'operazione importante perché è stata smantellata un'attività di racket molto pericolosa. Il ripristino della legalità e la messa in sicurezza delle aree sono azioni che mirano a tutelare gli abitanti dei campi, come del resto è successo oggi con la fine di incubo per i nomadi e non che erano costretti a pagare cifre esorbitanti per posto un letto". Alle 32 persone che subivano il racket è stato offerto il Piano di accoglienza del Comune di Roma ma solo in 12 hanno accettato.