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Cronaca

Piano Nomadi: i rom di Tor dè Cenci non firmano l'accordo col Comune

Questa mattina è saltata la firma dell'accordo dei rappresentanti rom di Tor de Cenci con l'assessorato alle politiche sociali. Ma la Belviso promette: "Entro l'estate si procederà comunque allo sgombero".

Sembrava dovesse essere una pura formalità e, invece, l'accordo tra comune e nomadi del campo di Tor dè Cenci è saltato. Era prevista per questa mattina la firma di un documento che l'assessore alle Politiche sociali, Sveva Belviso, aveva preparato dopo aver avuto rassicurazioni sull'adesione, da parte dei rom, al piano di sgombero dall'accampamento sulla Pontina, dove si trovano da oltre dieci anni, ad una struttura autorizzata.

Tuttavia, i rappresentanti delle comunità bosniache e macedoni non si sono fidati e non hanno firmato nessun foglio, nonostante lo avessero promesso: vogliono maggiori garanzie sul dove, come e quando. I rom non hanno nessuna intenzione di lasciare il campo di Tor de Cenci per andare a Castel Romano, dove inizialmente il comune aveva previsto di mandarli. Quest'ultimo è tra i 7 campi autorizzati previsti dal Piano nomadi (oltre a Castel Romano, Salone, Camping River, Candoni, Lombroso, Gordiani, Camping Nomentano) ma gli abitanti della Pontina non vogliono saperne perchè già troppo affollato e pieno di "gente che non li vuole", di nazionalità avverse alla propria.

Campo rom di Tor dè Cenci

L'assessore Sveva Belviso, dinnanzi a questo "No", per non ricorrere a sgomberi forzati, aveva promesso loro un trasferimento in una struttura da costruire ex novo. Era proprio questo il punto che aveva messo, apparentemente, d'accordo assessorato e nomadi. Ma questa mattina, pur rimanendo fedeli all'accordo verbale dato in merito alla collaborazione nelle operazioni di trasferimento, i rappresentanti dei nomadi non hanno firmato e hanno detto di non volerlo fare fino a quando non vedranno il posto che li ospiterà.

Nel campo rom tollerato di Tor dè Cenci ci sono circa 350 persone residenti, di cui 200 bambini, divisi in tre villaggi, tutti di etnia bosniaca e macedone. Belviso delusa dall'andamento dell'incontro, ha dichiarato che la chiusura di quest'ultimo arriverà, comunque vada, entro l'estate. "Noi confermiamo la nostra disponibilità - ha dichiarato l'assessore comunale - se loro non vorranno firmare noi comunque arriveremo fino alla fine cercando di usare la diplomazia. Se così non fosse si andrà avanti con la forza. A giugno chiuderemo il campo di La Martora ed entro l'estate sgombereremo Tor dè Cenci".

Ora che l'intesa è saltata, il piano Nomadi avrà un rallentamento forzato e, almeno per quanto riguarda il campo sulla Pontina, i tempi si allungheranno rispetto al previsto. L'ultima operazione fatta era stata quella dello sgombero del Casilino 900, i cui abitanti sono stati trasferiti al campo di Salone e quello di via Candoni. Sul luogo dove sarà costruito il nuovo centro che dovrebbe ospitare i residenti di Tor de Cenci vige per ora il silenzio forzato, imposto dal Prefetto, nella veste di commissario straordinario all'emergenza nomadi.

L'assessore Belviso ha fatto sapere, infine, che a giorni partirà la procedura di gara per la realizzazione di 2 nuovi campi attrezzati. Vi saranno trasferiti "gli aventi diritto in questi giorni fotosegnalati - ha spiegato - Saranno invece esclusi i rom colpevoli di reati gravi". Intanto proseguono le operazioni di fotosegnaletica per censire la popolazione nomade nei campi non autorizzati ancora da sgomberare, il prossimo sarà quella della Marmora.

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