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Sfratto a Villa Gordiani, il quartiere resiste: arrivano le forze dell'ordine e arrestano quattro persone

Un attivista di Asia Usb, bloccato con lo spray al peperoncino ha dovuto far ricorso alle cure mediche. Cronaca di una mattinata ad alta tensione

Hanno provato a bloccare lo sfratto, volevano raggiungere la casa della settantenne a cui stamattina le forze dell'ordine hanno notificato l'allontanamento dal suo appartamento di viale della Venezia Giulia, nella zona di Villa Gordiani. Uno sfratto per il quale la donna era anche disposta a gettarsi dal balcone [qui il video]. Pronta a morire per impedire di perdere la sua casa.

Sotto i sindacalisti di Asia Usb sono stati bloccati. Momenti di forte tensione in cui gli agenti della Polizia locale hanno anche usato lo spray al peperoncini che hanno in dotazione. Quattro gli arresti per resistenza a pubblico ufficiale, con il processo per direttissima previsto per domani mattina. Tra loro anche due sindacalisti di Asia Usb: al momento si trovano al comando di via della Consolazione.

"Guerra ai poveri e a chi li difende: è questo il messaggio che viene lanciato da Villa Gordiani. Lo sfratto ancora in corso di una donna pensionata di 70 anni, in regola con gli affitti al Comune, in una evidente oltre che certificata condizione di difficolta' economica, e poi anche l'azione repressiva contro gli attivisti intervenuti per difendere un diritto sacrosanto". Cosiì Asia-Usb in una nota.

"Quattro finora i fermi effettuati e tra questi certamente alcuni attivisti dell'Asia-Usb- continua il comunicato- Particolarmente impegnate nell'azione repressiva alcune pattuglie di vigili urbani, con tanto di uso di spray urticante. La celere ha dato man forte effettuando alcuni fermi. Ora e' in corso una caccia all'uomo tra le vie del quartiere per raggiungere gli altri partecipanti al picchetto. C'e' una evidente complicita' di tutti gli attori in questa vergognosa azione contro la povera gente: il Comune che spinge ad effettuare sfratti e sgomberi contro gente in grave difficolta' economica e il ministero degli Interni che soffia sul fuoco, con il decreto Salvini che da' il via a nuove e piu' violente azioni contro la povera gente. Bisogna fermare questo stillicidio e invertire la rotta: allargamento del patrimonio delle case popolari e sanatoria per tutti gli aventi diritto". L'Asia-Usb chiede "l'immediato rilascio di tutti i fermati e chiama alla mobilitazione per fermare questa guerra, a cominciare dal 4 ottobre, giornata nazionale per il diritto alla casa e appuntamento sotto il ministero delle Infrastrutture a Porta Pia. La politica resta a guardare". 

La signora sfrattata è stata presa in carico dalla sala operativa sociale del comune di Roma.

Sullo sgombero è intervenuto il consigliere comunale e deputato di Leu Stefano Fassina: "Si continua a affrontare il dramma della negazione del diritto all'abitare come problema di ordine pubblico. Servono, invece, più case popolari. Serve un programma pluriennale per l'edilizia residenziale pubblica, abbandonata da decenni. La sindaca Raggi intervenga sul suo Governo e il suo ministro delle Infrastrutture per avere i finanziamenti necessari a dare risposta alle 12.000 famiglie in lista di attesa per una casa popolare, invece di scimmiottare la moda salviniana". 
 

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