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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Alessandrino / Via del Grano

Ennesimo sfratto, polizia all'Alessandrino: cacciata una famiglia, malore per la madre

Picchetti e blocchi stradali per impedire che Ionica sia messa alla porta dall'ufficiale giudiziario. Sul posto anche pattuglie della Polizia Locale per regolare la viabilità in tilt

Polizia in tenuta antisommossa, blindati e anche un'ambulanza questa mattina per uno sfratto in via del Grano, nel quartiere Alessandrino. Ionica, così si chiama la donna romena che in queste ore sta subendo l'allontanamento coatto, suo marito e i suoi due figli adolescenti, arrivati undicesimo accesso dell'ufficiale giudiziario sono stati cacciati dall'abitazione dove abitavano da tempo. Per impedire l'ennesimo sfratto nella Capitale, proprio ieri ad Arco di Travertino un'altra famiglia con tre minori è stata cacciata con l'ausilio della forza pubblica, una cinquantina di attivisti dei movimenti per il diritto all'abitare si sono opposti con un picchetto antisfratto per impedire che i quattro venissero messi alla porta. Sul posto anche l'assessore alle Politiche Sociali Alessandro Rosi.

Sul posto le pattuglie della Polizia di Stato, con agenti in tenuta antisommossa posizionati all'incrocio con via della Bella Villa, e cinque della Polizia Locale per regolare la viabilità. Pesanti infatti i risentimenti al traffico in tutto il quadrante.

Nel corso delle operazioni la donna ha accusato un malore ed è stata trasportata all'ospedale Policlinico Casilino in ambulanza dove è stata ricoverata. Al termine delle operazioni “per protestare contro l'ennesimo sfratto ma anche per portare solidarietà a Ionica e tranquillizzarla” gli attivisti hanno raggiunto con un corteo improvvisato sulla Casilina il pronto soccorso fin fuori dall'ospedale. Subito dopo si sono mossi, sempre in corteo, dentro al centro commerciale casilino raccontando a tutti i presenti la storia dello sfratto.

Un volantino, firmato Rete Antisfratto Roma Est e lasciato ovunque nel quartiere, racconta di lei. "L'ufficiale giudiziario ha bussato per l'ennesima volta alla porta di Ionica e della sua famiglia. Oggi è stata costretta a lasciare la sua casa, senza avere in mano alcuna soluzione alternativa. Una casa non abitabile, senza riscaldamenti, con i muri pieni di muffa, dove il proprietario non ha mai pagato nessun lavoro che potesse migliorarne le condizioni. Oggi, dopo tanti anni di pagamento di un affitto, non riuscendo più ad arrivare alla fine del mese, come molti di noi, è stata sbattuta fuori di casa. Noi non la lasceremo sola".

Ionica infatti, dopo aver perso il lavoro, “non è più riuscita a pagare l'affitto di circa 1200 euro al mese che le veniva richiesto” spiegano gli attivisti. “Da un anno a questa parte si è attivata avviando l'iter di quanti subiscono uno sfratto per morosità incolpevole: ha fatto richiesta per una casa popolare e segnalato la situazione al municipio”. Ma non è servito a niente. Sia il municipio sia il dipartimento capitolino delle Politiche Sociali sono stati informati della situazione da parte degli attivisti. Ma dal Campidoglio non è ancora arrivata alcuna soluzione alternativa.

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