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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Borghesiana / Via macomer

Sfrattata una famiglia di sette persone. Tra loro anche una neonata

Asia-Usb: "La sala operativa sociale nemmeno si è presentata o probabilmente l'ufficiale giudiziario avrebbe sospeso in mancanza di alternative". Ora sono in strada senza soluzioni

Dopo anni vissuti in un alloggio rimediato sopra un terrazzo, con allacci elettrici non molto "urbani" e blatte in casa, una famiglia di sette persone con cinque minori è stata sfrattata per morosità. E' successo a Colle del Sole, quadrante est di Roma. Al quarto accesso in sei mesi, l'ufficiale giudiziario con il supporto delle forze dell'ordine e il nulla osta del medico ha eseguito l'ordinanza. Furia del sindacato Asia-Usb: "La sala operativa sociale di Roma Capitale non si è nemmeno presentata, non ci sono alternative e ora sono in strada". Dei figli, la più piccola ha soli quattro mesi. 

Sfrattata famiglia di sette persone

Una giovane coppia, non italiana, è stata messa fuori casa dall'ufficiale giudiziario in esecuzione di una sentenza di sfratto per morisità. A via Macomer, parallela di via Prenestina nel VI municipio, un'intera famiglia di sette persone è stata sfrattata. Tra loro anche una bambina di quattro mesi. Inizialmente sembrava che lo stesso proprietario potesse garantire almeno due notti in albergo a sue spese, ma a quanto riferisce il sindacato di base Asia-Usb, che segue le vicende della famiglia, questa opzione è venuta meno. 

Nessuna alternativa dai servizi sociali

Il primo accesso dell'ufficiale giudiziario c'era stato lo scorso autunno. Tra sospensioni e rinvii, si è arrivati all'8 aprile. Stavolta, con il consenso di un medico e la presenza delle forze dell'ordine, l'ufficiale giudiziario ha eseguito. Tutti via, senza alternative alloggiative: "Sono in mezzo alla strada - denuncia Maria Vittoria Molinari, delegata Asia Usb presente sul posto - e c'è la neonata che deve mangiare. Il più grande dei figli ha 14 anni. Se si fosse presentata la Sala Operativa Sociale, con ogni probabilità avremmo ottenuto un nuovo rinvio in assenza di altre soluzioni. Anche i servizi sociali municipali, arrivati solo dopo l'esecuzione materiale dello sfratto, non hanno posti dove mandarli". Un dramma sociale che colpisce un nucleo familiare numeroso, economicamente fragile. 

Blatte e allacci "dubbi"

Che, racconta sempre Molinari, ha vissuto ai limiti del degrado e forse oltre: "Il loro alloggio non ha nemmeno la muratura, non sono vere pareti - spiega - è rimediato sul terrazzo della palazzina. Avevano le blatte. Anche gli allacci delle utenze non è mai stato ben chiaro come fossero, chi altri si allacciasse, perché a loro come ad altri inquilini in affitto nello stesso stabile arrivavano bollette di migliaia di euro. Siamo infuriati, come si può permettere che famiglie come questa vengano messe fuori casa, senza alternative. Ma ancor prima: come si può permettere che vengano affittati, spesso in nero, alloggi che non dovrebbero essere abitati". 

La coppia è in graduatoria Erp per vedersi assegnata una casa popolare: "Hanno 62 punti - conclude Molinari - e aspettano l'aggiornamento, che però dovrebbe arrivare a maggio. Quindi ad oggi non possono neanche essere inseriti nella quota di riserva per casi di estrema fragilità". 

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